Domani un’intensa giornata al csoa Cartella
redazione | Il 29, Set 2012
Alle 10 incontro con Giorgio Cremaschi, alle ore 17,30 la Fiera della Decrescita
Domani un’intensa giornata al csoa Cartella
Alle 10 incontro con Giorgio Cremaschi, alle ore 17,30 la Fiera della Decrescita
Il 30 settembre al c.s.o.a. Cartella sarà una domenica contro la crisi e contro quel modello neoliberista che a questa crisi ci ha portato.
Alle 10 si terrà l’incontro pubblico dal titolo “Rovesciamo la crisi! Costruiamo un futuro di diritti e dignità”, che vedrà la partecipazione di Giorgio Cremaschi, storico esponente della Fiom-Cgil e portavoce nazionale del Comitato No Debito. L’iniziativa, promossa dal c.s.o.a. Cartella insieme alla Fiom-Cgil di Reggio Calabria, al Collettivo UniRC e all’associazione Nuvola Rossa di Villa San Giovanni, vuole essere un’occasione per ragionare su risposte altre alla crisi attuale, una crisi che è sicuramente economica ma anche politica e sociale. Risposte che non siano tagli, tasse e ulteriore aumento del debito pubblico, ma che puntino all’adozione di nuovi modelli sociali e economici. L’incontro sarà anche un momento di confronto tra alcune realtà lavorative che da tempo versano in difficoltà ma che rappresentano una grande risorsa per questo territorio, come i portuali di Gioia Tauro e i marittimi dello Stretto.
Per restare in tema di modelli altri di produzione e scambio, dalle 17.30 si potranno visitare i banchetti della Fiera della Decrescita, il consueto appuntamento mensile organizzato dal Cartella e dal G.A.S. Felce & Mirtillo per promuovere un modello di relazioni economiche e sociali basato appunto sulla Decrescita. Questo significa la difesa dell’agricoltura contadina che ama e che rispetta la terra, che garantisce qualità, genuinità, varietà e non solo quantità e uniformità, che elimina tutti gli intermediari ristabilendo il rapporto diretto tra chi consuma e chi produce. Vuol dire adottare una politica sui rifiuti basata non su discariche e inceneritori, come ci vogliono imporre, ma sulla riduzione, incentivando il riutilizzo di vecchi oggetti destinati ai cassonetti. Perché la Decrescita rappresenta una presa di distanza netta dalla catena di montaggio, dalla iper-produzione che necessita di consumi crescenti, rivalutando l’artigianato e il lavoro creativo.