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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Dirigenti Sel criticano il consigliere Nucera Dure le accuse mosse al politico: "Non ha mai versato e non versa niente al partito"

Dirigenti Sel criticano il consigliere Nucera Dure le accuse mosse al politico: "Non ha mai versato e non versa niente al partito"
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“Il consigliere Giovanni Nucera non rispetta lo Statuto di Sinistra Ecologia e Libertà. Da novembre 2014, data dell’elezione al consiglio regionale, non versa nulla al Partito. Chiediamo: intende partecipare alla vita del partito? Intende iniziare a dare il suo contributo economico? Intende, soprattutto, confrontarsi con gli organismi dirigenti sul ruolo da tenere rispetto al Consiglio Regionale?” Sono le domande poste al coordinamento regionale e nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà riguardo alla posizione del consigliere regionale Giovanni Nucera in un documento sottoscritto da diciannove dirigenti regionali.
Hanno sottoscritto il documento, tra gli altri, due segretari provinciali, Alfonso Galati e Fernando Miletta, e i dirigenti di tutte le province calabresi: Alberto Laise, Francesco Carnovale, Marino De Luca, Mirko Perri, Antonio Guerrieri, Giuseppe Politanò, Francesca Sansone, Francesco Marsiglia, Maria Rita Militi, Lucrezia Bruno, Danilo Tucci, Sergio Paciolla, Marida Sciumbata, Giandomenico Crapis, Rosario Piccioni, Teresa Ferrato, Elvira Berlingieri.
Alla luce delle conclusioni emerse al termine del seminario regionale “Seminaria” a dicembre scorso, in cui si è rimarcato il difficile rapporto di SEL con la giunta regionale e il mancato coinvolgimento politico in tutte le scelte effettuate fino ad oggi, nel documento si pone all’attenzione dei vertici regionali e nazionali del partito la posizione del Consigliere Nucera che ad oggi “non ha concordato con nessun organismo del partito l’organigramma del gruppo, le linee da trattare in consiglio, né da parte dello stesso è stato rispettato l’obbligo statutario di versamento del contributo mensile.”
I diciannove dirigenti chiedono al coordinamento regionale e nazionale, tra le altre cose, che con urgenza “si chiarisca se il Consigliere intende rispettare le regole statutarie del partito e versare i contributi dovuti; se intende rispettare le decisioni del partito che vanno evidentemente in direzione diversa rispetto a quella del Pd calabrese”.
Nel documento si ribadisce ancora una volta come la sinistra, che ha contribuito alla vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali del novembre 2014, non sia stata in alcun modo coinvolta nelle decisioni assunta dal presidente Oliverio e dal Pd, ragione per cui emerge una difficoltà oggettiva molto grave.
Si evidenzia infine come il processo costituente di “Sinistra Italiana” debba mettere da parte tutte le vecchie pratiche trasformistiche e presentarsi come un autentico processo di cambiamento, a cominciare dai comportamenti di chi ricopre ruoli istituzionali.

Negli ultimi mesi la nostra comunità politica sta vivendo una fase di rinnovata vitalità. Certamente questa è dovuta anche alla prospettiva “costituente” della Sinistra Italiana alla quale intendiamo dare un contributo significativo anche dalla Calabria. Lo snodo di fondo si è costruito nelle giornate di Seminaria dove, in poco tempo, alcune situazioni, lasciate in sospeso dalle vicende post elettorali, sono state affrontate: in primo luogo crediamo sia emerso il difficile rapporto con l’Amministrazione Regionale. Dalle vicende della prima Giunta alla totale mancanza di coinvolgimento politico in tutte le scelte effettuate, emerge una difficoltà oggettiva nel sentirsi parte di una maggioranza. A ciò si aggiunga che quella annunciata e promessa discontinuità con il passato sembra, appunto, solo un manifesto elettorale. Si pensi in particolare alla gestione dei rifiuti – in perfetta continuità con il passato – alla questione sanitaria, che indipendentemente dalle necessità di salute dei calabresi, resta confinata in una stucchevole diatriba in casa PD, e non ultima la legge regionale sull’urbanistica, contro la quale si sono sollevate autorevoli voci istituzionali provenienti persino dalla maggioranza , atti importanti sui quali non è stato possibile una discussione di merito non solo con i soggetti politici che hanno permesso ad Oliverio di essere eletto ma nemmeno nel Consiglio Regionale.
Ma quello che ora ci solleva qualche dubbio è il rapporto della nostra organizzazione con il Consigliere Regionale Gianni Nucera. Se da un lato il Presidente Oliverio non ha inteso coinvolgere SEL nelle sue decisioni – ne tanto meno nella Giunta – dall’altro il Consigliere non ha mai inteso portare nell’Assemblea Regionale (unico organismo che, tra mille difficoltà, continuato a riunirsi) i provvedimenti e le proposte che ha portato in Consiglio. Ad oggi, pur consapevole che SEL si sta ponendo in maniera critica rispetto alla maggioranza regionale, continua a mancare un rapporto di collaborazione e confronto tra il partito ed il consigliere eletto.
La delicatezza della questione si evince dal nostro statuto. Ed infatti, per come prevede lo statuto all’Art 12:
Comma 2: Le/gli elette/i e i nominati aderenti a SEL si impegnano a collaborare lealmente con gli organismi di SEL per affermare le scelte programmatiche e gli indirizzi politici comuni.
Comma 3: Le/gli elette/i hanno il dovere di contribuire al finanziamento del partito versando alla tesoreria una quota dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta. Il mancato o incompleto versamento del contributo previsto dal Regolamento economico di competenza, è causa di non candidabilità a qualsiasi altra carica istituzionale e decadenza dagli organismi dirigenti.
Comma 4: Le/gli elette/i hanno il dovere di rendere conto periodicamente alle elettrici e agli elettori e alle/agli iscritte/i della loro attività attraverso il sistema informatico
Ad oggi nessun organismo ha concordato con il consigliere Nucera l’organigramma del gruppo, le linee da trattare in consiglio, né da parte dello stesso è stato rispettato l’obbligo statutario di versamento del contributo mensile. In altri termini il consigliere regionale non ha inteso in nessun modo rapportarsi con il partito che ha contribuito ad eleggerlo. Oggi leggiamo con sorpresa che il Consigliere sceglie in perfetta autonomia di poter rappresentare Sinistra Italiana. Ci rallegriamo di questa scelta ma ci chiediamo: cosa significa ciò? Intende partecipare alla vita del partito? Intende iniziare a dare il suo contributo economico? Intende, soprattutto, confrontarsi con gli organismi dirigenti sul ruolo da tenere rispetto al Consiglio Regionale? Sono quesiti che meritano una risposta chiara. L’ambiguità non può continuare ad essere il metro di giudizio dell’attività politica del nostro partito in Calabria.
Domande persino semplici e banali. Si chiarisca se il Consigliere intende rispettare le regole statutarie del partito e versare i contributi dovuti. Si chiarisca se intende rispettare le decisioni del partito che vanno evidentemente in direzione diversa rispetto alla maggioranza regionale. Chiarisca se intende discutere con il partito le decisioni e le azioni, nel rispetto dei rispettivi ruoli, da mettere in atto in Consiglio Regionale. Si chiarisca quale sia l’intenzione rispetto all’utilizzo dei simboli di Sinistra Italiana che, a nostro avviso, non possono essere utilizzati a discrezione del Consigliere in quanto coinvolgono altri soggetti che sicuramente non sostengono la maggioranza regionale (Futuro a Sinistra). Ci sembrano questioni che debbano essere affrontate con urgenza dal Coordinamento Regionale. Inoltre, per correttezza, va precisato che queste questioni sono state sollevate da tempo all’interno degli organismi preposti.
Alberto Laise, Francesco Carnovale, Marino De Luca, Mirko Perri, Antonio Guerrieri, Giuseppe Politanò, Francesca Sansone, Francesco Marsiglia, Maria Rita Militi, Lucrezia Bruno, Danilo Tucci, Sergio Paciolla, Marida Sciumbata, Giandomenico Crapis, Rosario Piccioni, Teresa Ferrato, Elvira Berlingieri, Fernando Miletta, Alfonso Galati