Dipendenti Acque reggine s’incatenano in Prefettura
redazione | Il 31, Gen 2012
Da domani oltre un centinaio di loro saranno messi in libertà dall’azienda per mancanza di lavoro. Raffa: “Garantiremo occupazione”
Dipendenti Acque reggine s’incatenano in Prefettura
Da domani oltre un centinaio di loro saranno messi in libertà dall’azienda per mancanza di lavoro. Raffa: “Garantiremo occupazione”
(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Dipendenti della società Acque Reggine, che ha in gestione il servizio di manutenzione idrica e fognaria di molti comuni della provincia di Reggio Calabria, stanno protestando dinanzi alla Prefettura poiché da domani oltre un centinaio di loro saranno messi in libertà dall’azienda per mancanza di lavoro. Due degli operai di Acque Reggine, eludendo la sorveglianza, sono riusciti ad entrare nel salone d’ingresso della Prefettura incatenandosi in attesa di essere ricevuti dal Prefetto Luigi Varratta. Secondo quanto reso noto dai sindacati quasi tutti i Comuni tranne il Comune di Reggio Calabria ha comunicato alla società Acque Reggine di volere più avvalersi dell’asssistenza e dei servizi della società. Tali decisioni comporteranno il licenziamento di circa 130 dipendenti sui 150 attualmente in organico in Acque Reggine.
RAFFA, GARANTIREMO OCCUPAZIONE
Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, ha partecipato stamane ad una riunione in Prefettura per discutere della vertenza dei lavortaori Acquereggine. “Abbiamo ribadito – ha sottolineato Raffa al termine dell’incontro – la massima disponibilità dell’Ente Provincia, peraltro già dimostrata con gli impegni tangibili delle anticipazioni di danaro tese a garantire i livelli occupazionali. La riunione di oggi ci ha consentito, ancora una volta, di prendere atto dell’estrema disponibilità del Prefetto Luigi Varratta e dell’intero Ufficio Territoriale del Governo ad affrontare la tematica delicatissima della depurazione i cui risvolti sono visibili sia sotto il profilo ambientale sia e soprattutto occupazionale. Il Prefetto Varratta, infatti, si è reso promotore di una nuova riunione che, giovedì mattina, ci verrà partecipi assieme ai sindaci dell’Ato 5, con i quali ci si augura venga raggiunto un accordo che può essere ancora quello della gestione integrata del sistema della depurazione”. “Ci auguriamo – ha aggiunto – una svolta strutturale al servizio che, sino al momento, purtroppo, ha vissuto situazioni di estrema difficoltà e, consentitemi di affermare, di improvvisazione. Dalla riunione in Prefettura è emersa l’assoluta precarietà di questo servizio: segno tangibile di una scarsa attenzione da parte di alcune istituzione che, sul tema, avrebbero dovuto definire un percorso preciso che vede da un lato le maestranze e dall’altro la responsabilità dei sindaci in ordine a un problema che, forse, da soli non riuscirebbero a farsi carico”. “Per la riunione di giovedì – ha concluso – abbiamo anche ricevuto la disponibilità di ‘Aquereggine’ per prorogare il servizio di una settimana, data in cui è indispensabile giungere ad una soluzione definitiva”.
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