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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Dieni accoglie Giornata conversione ’ndrangheta La deputata del M5S commenta positivamente la nuova iniziativa pastorale avviata dalla diocesi di Locri-Gerace

Dieni accoglie Giornata conversione ’ndrangheta La deputata del M5S commenta positivamente la nuova iniziativa pastorale avviata dalla diocesi di Locri-Gerace
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«La Giornata della conversione della ’ndrangheta è un ulteriore segnale che la Chiesa cattolica lancia alle organizzazioni mafiose e alla società tutta, affinché non sia più possibile strumentalizzare la religione ai fini di una perversa legittimazione popolare». La deputata del M5S Federica Dieni commenta così la nuova iniziativa pastorale avviata dalla diocesi di Locri-Gerace.

«Il vescovo Francesco Oliva – aggiunge la parlamentare – sta dando seguito con atti e azioni concrete agli anatemi di Papa Francesco che, proprio in occasione della sua visita in Calabria, ha di fatto avviato il percorso per la scomunica dei mafiosi. Un gruppo di lavoro del Vaticano, come riferito dalla Santa Sede, sta studiando l’ipotesi di una messa al bando dalla Chiesa per tutti coloro che si macchiano di crimini come corruzione e mafia. La Giornata della conversione, dunque, non può che essere salutata positivamente, in quanto, oltre a offrire il perdono a tutti gli ‘ndranghetisti pentiti, rappresenta un messaggio per le popolazioni che al giogo delle organizzazioni criminali sono sottoposte: chi abbraccia la causa dell’eversione, dell’Antistato, è un criminale e non può fare parte della Chiesa».

«Sembra una mera iniziativa simbolica, ma in realtà – aggiunge Dieni – è un nuovo e importante segno della distinzione netta che la Chiesa vuole operare all’interno della società italiana e calabrese, affinché nessun santista, picciotto o capobastone possa più utilizzare icone e pratiche religiose per ottenere una sorta di riconoscimento sociale».

«Dopo gli inchini delle statue davanti alle case dei boss, i santini ritrovati nei covi dei latitanti e le frequentazioni scomode di tanti parroci calabresi – conclude la deputata 5 stelle –, finalmente la Chiesa ha deciso di dire basta e di assumere un atteggiamento intransigente nei confronti di coloro che hanno inteso stravolgere a proprio uso e consumo il messaggio cristiano. La Calabria delle commistioni inconfessabili, della massomafia, dell’Antistato che si fa Stato, ha bisogno di esempi di questo tipo».