Di Natale, “sui tamponi ennesimo default del sistema sanitario. Ma in che paese viviamo?” "Mio malgrado, devo nuovamente denunciare pubblicamente l'ennesimo disservizio causato dal sistema sanitario calabrese ormai al collasso"
“Mio malgrado, devo nuovamente denunciare pubblicamente l’ennesimo disservizio causato dal sistema sanitario calabrese ormai al collasso”. E’ puntuale l’intervento del vicepresidente della commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, Graziano Di Natale, a seguito di molteplici segnalazioni a lui pervenute.
“Ci sono decine di persone in isolamento domiciliare che attendono il responso del tampone da oltre due settimane. È una situazione di forte disagio per tanti cittadini, scoraggiati, che attendono di conoscere lo stato di salute. Nel mentre sono a casa senza poter lavorare e senza ricevere sostegni. Addirittura sembrerebbe che alcuni tamponi sarebbero andati persi. È una situazione assolutamente grave. Questi ritardi, inoltre, innescano una reazione a catena mettendo in difficoltà gli amministratori. I sindaci appaiono disorientati da dati e bollettini mai realmente attendibili al 100% e sono costretti a lavorare tra tante incognite e poche certezze.”
Il segretario-questore dell’Assemblea regionale, la cui incisiva azione politica ha smascherato tutti gli errori della giunta regionale, ritenuta senza mezzi termini “di incapaci”, coincide con un’amara riflessione politico-amministrativa, che così prosegue:
“Ma che razza di sanità abbiamo in Calabria? Sono fermamente convinto che sia necessario denunciare un sistema che fa acqua da tutte le parti. Queste mancanze non sono interpretabili, sono reali e lasciano l’amaro in bocca.
A Cosenza, nonostante il grande sforzo degli operatori sanitari, è evidente che, data la mole di lavoro, purtroppo l’offerta sanitaria non può soddisfare le esigenze del territorio. Per non parlare -prosegue Di Natale- del laboratorio di analisi di Rossano-Corigliano, costato tanti soldini pubblici, che è bello e pronto, capace di processare 300 tamponi al giorno ma non funzionante. Mi chiedo cosa stia facendo la politica oltre a giocare a scarica barile con i commissari ed il Governo Conte. Ma sopratutto quali soluzioni ha in mente la giunta regionale per sopperire a queste defainces”. L’esponente politico, nonostante il ruolo di consigliere di opposizione, lancia una proposta: “È ora di prendere in mano una situazione ormai complicata affidandola a gente competente capace di dare sicurezza ai nostri cittadini. Non possiamo più attendere. Servono persone serie, oneste e preparate. Io -conclude l’avvocato- da rappresentante delle istituzioni, sono pronto a fare la mia parte qualora vi siano le condizioni per tutelare il diritto alla salute dei calabresi, senza fare politica e senza commettere errori. Questa giunta non può trincerarsi per sempre dietro annunci e slogan privi di costrutto mentre la gente, fuori, soffre. Io dico basta a questo modo di gestire la cosa pubblica”.