Di Maio in Calabria incontra imprenditore De Masi Il vicepremier ha affrontato anche la questione porto di Gioia Tauro
“La mafia è un atteggiamento prima di tutto, prima ancora di un’organizzazione criminale. E questo atteggiamento lo vediamo nelle organizzazioni criminali, quelle che Nino De Masi ha denunciato come imprenditore, ma anche in altri istituti che non sono criminali, ad esempio in alcuni atteggiamenti delle banche, perché ci sono sentenze che riconoscono l’usura fatta dalle banche. A volte – ha aggiunto – lo vediamo in alcuni esponenti dello Stato e in alcune organizzazioni dello Stato”. Proprio per questo, ha annunciato, “vogliamo portare avanti politiche e comportamenti per cui lo Stato debba cominciare ad essere rispettato”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, durante una conferenza stampa tenutasi al ministero, con l’imprenditore calabrese Nino de Masi, durante la quale ha annunciato la sua visita in Calabria.
Visita avvenuta oggi, dove Di Maio ha incontrato lo stesso De Masi, il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, il questore e i vertici provinciali di Carabinieri e Guardia di finanza. Il vicepremier ha anche visitato l’azienda di De Masi. Dure sono state le critiche che ha rivolto al “sistema bancario”, che a suo dire «la deve pagare perchè ha avuto un atteggiamento arrogante infischiandosene dei risparmiatori e dello Stato ed è stato protetto da ambienti politici sia in questa regione che a livello nazionale. Se vogliamo sostenere le imprese dovremo ridurre l’arroganza di certe organizzazioni, quelle illegali e anche di alcune legali».
Di Maio ha anche affrontato il tema del porto di Gioia Tauro. «Il commissariamento dell’area portuale Gioia Tauro deve finire», ha affermato incontrando alcuni lavoratori licenziati dalle società operanti nello scalo marittimo calabrese. «Dobbiamo riportare un po’ di normalità in quest’area. Nessun proclama, ma questa può diventare davvero il volano di sviluppo di tutta la regione».
Ai lavoratori del porto che hanno perso il proprio posto di lavoro, il vicepremier ha garantito solidarietà e vicinanza e promesso che da parte sua «c’è la massima disponibilità a incontrare gli operatori portuali per trovare una soluzione. Perché le aziende che non rispettano i patti con lo Stato con il nostro governo non la passano liscia. Il lavoro si crea aiutando le imprese, facendo le infrastrutture e con l’innovazione e le nuove tecnologie. De Masi mi ha raccontato di tutte le innovazioni che sta portando avanti – ha poi aggiunto – ma mi dice che il problema è metterle sul mercato. Noi abbiamo tanti strumenti, come l’Ice, sotto Cdp, sotto il Mise, veicoli che sono stati creati però con obiettivi autoreferenziali, che non fanno squadra tra di loro. Le imprese si aiutano lasciandole in pace, ma prima di tutto le deve lasciare in pace la criminalità organizzata, noi dobbiamo eliminare la burocrazia creata, a volte, per dare senso a enti inutili. Tante scartoffie si possono eliminare sin da domani, abbiamo eliminato spesometro e redditometro, per esempio».
AGOSTINELLI HA INCONTRATO DI MAIO
Il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Andrea Agostinelli ha incontrato il vice premier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio.
Nel corso della visita degli esponenti di Governo in Calabria, nell’area portuale di Gioia Tauro presso lo stabilimento industriale dell’imprenditore Nino De Masi, il commissario Agostinelli, in un incontro privato, ha tenuto ad illustrare, sia al vice premier Di Maio che al parlamentare Nicola Morra, le problematiche che, in questo momento, interessano lo scalo calabrese.
Dai toni molto cordiali, l’incontro si è rivelato essere molto proficuo.
La riunione si è, infatti, conclusa con una chiara manifestazione di preciso interesse rispetto alle sorti dello scalo che sarà seguito, con particolare e diretta attenzione, dal Governo.