Debutta a Napoli “Making babies”
redazione | Il 12, Giu 2014
Lo spettacolo ispirato al libro/diario di Anne Enright si terrà in prima nazionale il 21 e 22 giugno
Debutta a Napoli “Making babies”
Lo spettacolo ispirato al libro/diario di Anne Enright si terrà in prima nazionale il 21 e 22 giugno
Il 21 e 22 giugno 2014 debutta al Napoli Teatro Festival in prima nazionale MAKING BABIES interpretato da Teresa Saponangelo e Lino Musella con la regia di Fortunato Cerlino. Lo spettacolo è ispirato al libro/diario di Anne Enright, (“Making babies” – 2004) scrittrice irlandese che nel 2007 riceve il Booker prize con il romanzo “La Veglia”.
La drammaturgia originale racconta, come nel libro, la storia di una maternità dall’inizio della gravidanza fino al compimento del secondo anno del bambino, ma, diversamente dal libro, propone anche il punto di vista maschile; la figura del padre.
Partendo dal testo letterario quindi, lo spettacolo è una riflessione sul tema della maternità e della paternità, attingendo anche alle proprie esperienze e ad altre storie, attraverso un lavoro di ricerca e di interviste.
La scrittura della Enright si presta ad un naturale sviluppo drammaturgico per la verve comica ma mai superficiale, per il ritmo accattivante della narrazione e per la capacità di creare empatia. L’adattamento di Fortunato Cerlino, Gianluca Greco e Teresa Saponangelo personalizza il testo calandolo nella realtà italiana, pur restituendo lo stesso sense of humor e la tragicomicità delle situazioni che affronta la coppia messa davanti ad una nuova fase che la vede evolversi in famiglia.
Note di regia
C’è chi ha definito la nostra come l’epoca del narcinismo, l’epoca dell’uomo felix, ipermoderno, iperedonistico. Un’ epoca in cui non c’è spazio per un erede, perché il ruolo dei genitori si confonde con quello dei figli e la soddisfazione si confonde con il desiderio. L’idea di fare un figlio costringe a ridefinire se stessi, mette di fronte ad una rinuncia pulsionale. La confusione personale si riflette in una società in crisi che ostacola il progetto, delimita il campo visivo e inchioda alla condizione di precarietà materiale e psicologica.
Alice e Martino sono due nuovi giovani del nostro tempo, ancora giovani alla soglia dei quarant’anni, con un’ idea fragile di futuro. I due si misurano con la possibilità, il desiderio, la paura di avere un bambino. La loro unione si apre ad un confronto scontro che li costringe a mettere in discussione le loro vite, la loro coppia, il loro futuro.
I toni della narrazione e della messa in scena, mai tragici ma talvolta drammatici, mai superficiali ma spesso comici, cercano di non tradire il piano realistico e quotidiano della vicenda, consapevoli però che in ultima analisi si racconta una favola misteriosa e tenera, che rimane sbalorditiva e sorprendente anche nel nostro tempo.
Fortunato Cerlino
Teresa Saponangelo nasce a Taranto da padre pugliese e madre napoletana, vive fino all’età di venti anni nel palazzo del Teatro Politeama di Napoli.
Si laurea al Dams di Roma Tre.
Lavora con registi come Capuano, Servillo, Martone, Soldini, Virzì, i fratelli Taviani, Rubini. Sacher d’Oro 1998 come miglior attrice non protagonista per il film “Polvere di Napoli” di Capuano. Premio Ubu nel 2000 per la sua interpretazione di Dorina ne “Il Tartufo” di Molière diretto da Servillo. Nel 2003 dà vita a Tournesol, un’associazione per mettere in scena i suoi progetti.
Fortunato Cerlino Diplomato all’accademia d’arte drammatica della Calabria, diretta da Alvaro Piccardi. Partecipa a workshops internazionali a Varsavia, Amsterdam, Casablanca, Praga e ‘laboratorio 9’ diretto da Barbara Nativi. Prende parte ai seminari su Čechov tenuti da Anton Milenin e al corso di perfezionamento tenuto da Eimuntas Nekrosius. Con la regia dello stesso Nekrosius lavora in Ivanov di A. Čechov. Come attore lavora con Armando Pugliese, Luca De Filippo, Franco Però, Giorgio Albertazzi, Francesco Saponaro, Franco Ripa Di Meana, Andrea De Rosa, Carlo Cerciello, Cristina Pezzoli, Paolo Virzì (Se non ci sono altre domande, con Silvio Orlando). Nel cinema e la televisione lavora con Pupi Avati, Mariantonia Avati, Alberto Sironi, Lina Wertmuller, Fabio Rosi, Vincenzo Terracciano, Fabrizio Bentivoglio, Matteo Garrone, Alessandro Benvenuti, Marco Risi, Vittorio Sindoni.
Nel 2005 mette in scena Il duello tratto dall’omonimo racconto di A. Čechov, di cui cura l’elaborazione drammaturgica, prodotto da una collaborazione tra il Nuovo Teatro Nuovo e Fattore K nel 2006 mette in scena i Corvi ispirato a Čechov e Camus, con la sua l’elaborazione drammaturgica. Nel 2007, realizza lo spettacolo Voi chi dite che io sia da autori vari, sulla vita di Gesù da Nazareth. A dicembre 2008 scrive e dirige lo studio Tre passi sulla luna finalista al premio Dante Cappelletti. Nel 2009 dirige La morte di Tarelkin di S. Kobilyn, per il progetto Vespertelli, del teatro stabile di Napoli, Teatro Mercadante. E’ del 2009 anche la regia di Auntie & Me di Morris Panych, con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin, prodotto dalla LungTa film. Nel 2010 mette in scena, Io non conosco sembra, da Pinocchio e Amleto, e ne cura anche l’elaborazione drammaturgica. Lavora come Dialogue Coach per alcuni film italiani. Attualmente impegnato come attore protagonista nella serie Sky Gomorra.
Lino Musella è nato a Napoli nel 1980. Studia recitazione con Guglielmo Guidi a Napoli, e regia teatrale alla scuola Paolo Grassi, di Milano.
Si forma e lavora con Marcello Cotugno, Paolo Zuccari e Michela Lucenti/Balletto Civile. Negli anni, alterna l’attività di attore regista, tecnico e disegnatori luci. Ha lavorato come attore, tra gli altri, con Paolo Mazzarelli, Valter Malosti, Serena Sinigaglia, Virginio Liberti, Annalisa Bianco, Loredana Scaramella, Claudio Autelli, Tommaso Pitta, Antonio Mingarelli, Antonio Latella, Fortunato Cerlino. Nel 1998 viene premiato come attore al teatro Sannazzaro (Napoli) e nel 2003 vince la borsa di studio Gianni Agus (premio Histryo). Collabora dal 2006 agli eventi “Percorsi di luce” di Dari Jacobelli.