De Masi dal prefetto, chiusura rimandata
redazione | Il 05, Lug 2013
“Il Prefetto ha chiesto del tempo per poter intervenire sulla vicenda mi ha chiesto di spostare la data della chiusura della mia attività”
di MICHEL DESSI’
De Masi dal prefetto, chiusura rimandata
“Il Prefetto ha chiesto del tempo per poter intervenire sulla vicenda mi ha chiesto di spostare la data della chiusura della mia attività”
di Michel Dessì
“La mia azienda non chiude per crisi industriale ma per illegalità di altri. Per l’illegalità degli organismi istituzionali, in questo caso mi riferisco al commissario antiracket”. Queste le dure parole dell’imprenditore Antonino De Masi, dopo avere avuto un incontro con il Prefetto di Reggio Calabria. “Il mutuo antiusura è un mio diritto – sostiene con forza l’imprenditore – io lo pretendo e mi viene confermato da ben 14 provvedimenti di tribunali amministrativi”. Avrebbe dovuto chiudere tutto entro il 10 luglio De masi, lasciando a casa 180 operai, ma dopo l’incontro con il prefetto viene tutto rinviato al 20 luglio. “Il Prefetto ha chiesto del tempo per poter intervenire sulla vicenda – sottolinea De Masi – mi ha chiesto di spostare la data della chiusura della mia attività”.
La ditta De Masi e’ una delle poche aziende che opera da 52 anni ed e’ riuscita a dare lavoro a 180 persone in un territorio critico come è quello della Piana di Gioia Tauro. A sostenere l’imprenditore pianigino anche il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore al Lavoro Salerno. Dopo l’incontro del 2 luglio con l’imprenditore per approfondire la situazione delle sue imprese, hanno sottoposto all’attenzione del sottosegretario al Lavoro Jole Santelli la condizione del gruppo De Masi, sottolineando il fatto che le aziende “non si trovano coinvolte in crisi di carattere industriale, che anzi potrebbero avviare una fase di espansione anche per effetto dell’introduzione sul mercato di prodotti innovativi, ma vivono sofferenze di liquidità finanziaria. “Il nostro – hanno spiegato Scopelliti e Salerno – è un intervento dovuto, che traduce l’indispensabile impegno che le istituzioni devono mettere in campo per cercare di evitare la chiusura di aziende che hanno importanti prospettive di mercato e che chiedono il sacrosanto rispetto della legalità. In più, la necessità di salvaguardare i lavoratori, soprattutto in un momento storico estremamente delicato quale quello attuale, è di assoluta rilevanza. La Regione – hanno concluso – farà la sua parte fino in fondo dimostrando un sostegno reale a favore di chi vuole continuare ad investire in Calabria e contribuire al cammino di crescita civile, democratica ed economica».
Di Michel Dessì