Dalila Nesci attribuisce alla classe politica del passato il dissesto finanziario della Provincia di Vibo
redazione | Il 31, Ott 2013
La Questione meridionale è ancora argomento di dibattito
Dalila Nesci attribuisce alla classe politica del passato il dissesto finanziario della Provincia di Vibo
La Questione meridionale è ancora argomento di dibattito
«Il dissesto della Provincia di Vibo Valentia è il fallimento della classe politica del passato, che non può più affacciarsi sulla scena pubblica». È il commento di Dalila Nesci, deputata M5S, in seguito alla dichiarazione dello stato finanziario dell’ente, data dal commissario Mario Ciclosi, che la parlamentare ringrazia «per la rettitudine e per l’impegno sul fronte del riequilibrio assistito, evidentemente impossibile».
Nesci evidenzia: «Stando alle agenzie, ci sarebbero 5 milioni di debiti per bollette mai pagate, a riprova di una gestione folle, negli anni, che neppure ha guardato all’essenziale. In genere, dietro a simili vicende si possono nascondere collegamenti con ambienti criminali o fortemente inquinati. In ogni caso è una ferita terribile per il territorio di Vibo Valentia, già colpito dalla disoccupazione e dall’evidente abbandono del governo».
La parlamentare Cinque Stelle aggiunge: «La Questione meridionale ritorna prepotentemente, e Vibo ne è l’emblema. Bisogna tagliare i rapporti di complicità nelle sedi del potere, a Roma come in Calabria, e recuperare risorse. Naturalmente tutto è reso più difficile dall’imbroglio del Mes, per cui l’Italia ha già versato oltre 50 miliardi, in assoluto silenzio».
Nesci conclude: «Ora tutti i parlamentari calabresi dobbiamo porre l’emergenza Vibo Valentia, specchio di una Calabria che i governi hanno sempre considerato come serbatorio di voti. Scatti l’orgoglio calabrese e si traduca, in concreto, in azioni unitarie per la nostra terra».