Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Dalila Nesci attribuisce alla classe politica del passato il dissesto finanziario della Provincia di Vibo

Dalila Nesci attribuisce alla classe politica del passato il dissesto finanziario della Provincia di Vibo

| Il 31, Ott 2013

La Questione meridionale è ancora argomento di dibattito

Dalila Nesci attribuisce alla classe politica del passato il dissesto finanziario della Provincia di Vibo

La Questione meridionale è ancora argomento di dibattito

 

«Il dissesto della Provincia di Vibo Valentia è il fallimento della classe politica del passato, che non può più affacciarsi sulla scena pubblica». È il commento di Dalila Nesci, deputata M5S, in seguito alla dichiarazione dello stato finanziario dell’ente, data dal commissario Mario Ciclosi, che la parlamentare ringrazia «per la rettitudine e per l’impegno sul fronte del riequilibrio assistito, evidentemente impossibile».
Nesci evidenzia: «Stando alle agenzie, ci sarebbero 5 milioni di debiti per bollette mai pagate, a riprova di una gestione folle, negli anni, che neppure ha guardato all’essenziale. In genere, dietro a simili vicende si possono nascondere collegamenti con ambienti criminali o fortemente inquinati. In ogni caso è una ferita terribile per il territorio di Vibo Valentia, già colpito dalla disoccupazione e dall’evidente abbandono del governo».
La parlamentare Cinque Stelle aggiunge: «La Questione meridionale ritorna prepotentemente, e Vibo ne è l’emblema. Bisogna tagliare i rapporti di complicità nelle sedi del potere, a Roma come in Calabria, e recuperare risorse. Naturalmente tutto è reso più difficile dall’imbroglio del Mes, per cui l’Italia ha già versato oltre 50 miliardi, in assoluto silenzio».
Nesci conclude: «Ora tutti i parlamentari calabresi dobbiamo porre l’emergenza Vibo Valentia, specchio di una Calabria che i governi hanno sempre considerato come serbatorio di voti. Scatti l’orgoglio calabrese e si traduca, in concreto, in azioni unitarie per la nostra terra».