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Dal 7 al 13 luglio al castello di Corigliano d’Otranto va in scena il “Festival dell’inutile”

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Con Nuccio Ordine, Paolo Mieli, Giulio Giorello, Edoardo Boncinelli, Massimo Bray, Luca Serianni e Sossio Giametta

Dal 7 al 13 luglio al castello di Corigliano d’Otranto va in scena il “Festival dell’inutile”

Con Nuccio Ordine, Paolo Mieli, Giulio Giorello, Edoardo Boncinelli, Massimo Bray, Luca Serianni e Sossio Giametta

 

 

L’Amministrazione Comunale di Corigliano d’Otranto guidata da Ada Fiore, in collaborazione con Regione Puglia, Quarta Caffè (main sponsor), Maison de Créatif di Mariangela De Carlo, Delegazione FAI di Lecce, Love Salento di Saveria e Mario Carparelli, Associazione “Salento che pensa”, ha organizzato, nella settimana compresa tra lunedì 7 luglio e domenica 13 luglio 2014, il primo “Festival dell’inutile”.

Il titolo, volutamente provocatorio, prende spunto dal bestseller “L’utilità dell’inutile” (Bompiani) di Nuccio Ordine, studioso di fama internazionale della filosofia di Giordano Bruno e del Rinascimento: un elogio appunto dei saperi “inutili”, di quei saperi cioè che non producono profitto, che non producono guadagni e che, quindi, vengono trascurati se non, addirittura, ignorati in una società in cui contano solo i soldi e il profitto.

Il libro di Ordine, già pubblicato in francese, castigliano e catalano, mentre si annunciano traduzioni in altre dieci lingue (tra cui cinese, giapponese e coreano) – è ormai diventato un best seller europeo, da oltre centomila copie: 10 edizioni in Italia, 9 in Spagna e 6 in Francia. In luglio esce in Grecia, in ottobre in Germania e a novembre in Romania.

Ma qual è l’obiettivo del bestseller e, conseguentemente, del Festival di Corigliano d’Otranto?

Ormai è sotto gli occhi di tutti il fatto che ogni singolo aspetto della vita degli uomini sia inquinato dall’utilitarismo, dal bisogno sfrenato di ricavare profitto. Qualsiasi gesto compiuto o da compiere e qualsiasi parola pronunciata o da pronunciare vengono messi al servizio di un guadagno, di un beneficio personale. Ecco perché ogni cosa ha un prezzo e tutto si può comprare. Basta avere i soldi e tutte le strade si aprono. Ma si tratta di una deriva che sta corrompendo e disumanizzando l’umanità a tal punto da considerare l’uomo stesso e i suoi sentimenti come merce di scambio. La logica nefasta dell’utilitarismo è arrivata anche a invadere ambiti dove non dovrebbe avere nessun accesso: si pensi all’istruzione (le scuole e le università ridotte ad aziende e gli studenti a clienti), alla sanità (dove anche i malati vengono considerati clienti, puri numeri al servizio di bilanci da far quadrare e di interessi lobbistici da continuare a foraggiare), agli eventi culturali (la promozione delle cosiddette “bellezze facili”, quelle bellezze superficiali che non richiedono sforzi e perdite di tempo).

Scopo del libro di Nuccio Ordine e, conseguentemente, del “Festival dell’inutile” è invece quello di dimostrare che gli uomini hanno bisogno proprio di ciò che viene considerato inutile: perché la letteratura, l’arte, la filosofia, la musica, la ricerca scientifica di base sono necessarie per nutrire lo spirito, per farci diventare migliori, per rendere più umana l’umanità.

Il “Festival dell’inutile” si articolerà in sette appuntamenti serali a partire da lunedì 7 luglio e fino a domenica 13 luglio. Ciascun appuntamento si svolgerà nel Castello di Corigliano d’Otranto, inizierà alle ore 22 e sarà dedicato a un sapere “inutile”.

Ad aiutare il pubblico a riflettere sull’utilità dell’inutile e, naturalmente, sull’inutilità dell’utile (quante cose che ci vengono spacciate per utilissime si rivelano invece perfettamente inutili?) saranno intellettuali, filosofi, scienziati, scrittori e giornalisti di fama internazionale che saranno introdotti da Ada Fiore (Sindaco di Corigliano d’Otranto), Dina Manti (Assessore alla Cultura di Corigliano d’Otranto) e Mario Carparelli (curatore del Festival).

L’intero evento è collegato al programma di ospitalità proposto dal Comune di Corigliano d’Otranto, approvato e sostenuto dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O. FESR PUGLIA 2007-2013 – ASSE IV – LINEA DI INTERVENTO 4.1 AZIONE 4.1.2 ATTIVITÀ E – Piano annuale delle attività di promozione turistica 2013.

Di seguito il programma completo.

Lunedì 7 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Nuccio Ordine (Università della Calabria)
Perché l’inutile ci salverà

Martedì 8 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Luca Serianni (Università “La Sapienza” di Roma – Accademia dei Lincei)
Imparare l’italiano inutile

Mercoledì 9 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Paolo Mieli (Presidente di RCS Libri)
I conti con la storia

Giovedì 10 luglio. ore 22 – Castello di Corigliano:
Edoardo Boncinelli (Università Vita-Salute San Raffaele)
Giulio Giorello (Università degli Studi di Milano)
Noi che abbiamo l’animo libero

Venerdì 11 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Le frontiere della vita
Visione del film Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh
Seguirà dibattito con il genetista Edoardo Boncinelli
e con il filosofo Giulio Giorello

Sabato 12 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Come difendere e valorizzare il patrimonio artistico italiano?
L’ex ministro dei beni e delle attività culturali
Massimo Bray risponde alle domande di Nuccio Ordine

Domenica 13 luglio, ore 22 – Castello di Corigliano:
Sossio Giametta (Bruxelles)
A che serve la filosofia?

Sabato 12 luglio e domenica 13 luglio, alle ore 21, sempre nel Castello di Corigliano, la compagnia Alibi metterà in scena due spettacoli teatrali ispirati alle vicende umane ed intellettuali di Giulio Cesare Vanini e di Socrate. Info: 329.1271425. Per tutta durata del festival sono previsti eventi artistici collaterali a cura di Mariangela De Carlo (Maison de Créatif).

NOTIZIE SUGLI OSPITI

NUCCIO ORDINE
Nuccio Ordine (Diamante, 1958) è professore ordinario di Letteratura Italiana nell’Università della Calabria. A Giordano Bruno ha dedicato tre libri, tradotti in undici lingue, tra cui cinese, giapponese e russo. Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti (Yale, NYU) e in Europa (EHESS, ENS, Paris-IV Sorbonne, CESR di Tours, IEA Paris, Warburg Institute, Max Planck di Berlino). È Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e ha ricevuto una laurea honoris causa nell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul di Porto Alegre (2012). È stato insignito in Francia delle Palme Accademiche (2009) e il Presidente della Repubblica gli ha concesso la Légion d’Honneur (2012). Il Presidente della Repubblica lo ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2010). In Francia dirige, con Y. Hersant, tre collane di classici (Les Belles Lettres) e in Italia la collana “Classici della letteratura europea” (Bompiani). È editorialista del Corriere della Sera.

LUCA SERIANNI
Luca Serianni è professore ordinario di Storia della lingua italiana alla Sapienza Università di Roma. Allievo di Arrigo Castellani, ha condotto indagini su vari momenti e aspetti della storia linguistica italiana, dal Medioevo a oggi. È autore di una nota grammatica di riferimento della lingua italiana. Con Maurizio Trifone cura il Vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli; con Pietro Trifone ha curato una Storia della lingua italiana in tre volumi. Socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei, è vicepresidente della Società Dante Alighieri. Nel 2002 ha ottenuto la laurea honoris causa nell’Università di Valladolid. È direttore delle riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana». L’11 dicembre 2010 è stato nominato all’unanimità vicepresidente della Società Dante Alighieri.

PAOLO MIELI
Paolo Mieli. Noto giornalista, saggista ed esperto di storia, nasce a Milano il 25 febbraio 1949. A diciotto anni è già a “L’espresso”, testata per la quale lavorerà per circa un ventennio. Nel 1985 scrive per “la Repubblica”, dove rimane per un anno e mezzo, fino al suo approdo a “La Stampa”. Il 21 maggio 1990 diventa direttore del quotidiano torinese. Mieli in questi anni matura un modo di fare giornalismo che, con un neologismo, verrà poi da alcuni definito “mielismo”, e che assumerà una forma più precisa con il suo passaggio al “Corriere della Sera”, che avviene il 10 settembre del 1992. Il 7 maggio 1997 Mieli lascia la direzione del Corriere della Sera ma rimane con l’editore Rcs ricoprendo la carica di direttore editoriale del gruppo. Dopo la scomparsa del grande giornalista Indro Montanelli, è lui ad occuparsi della rubrica quotidiana “lettere al Corriere”, dove il giornalista dialoga con i lettori su temi di ambito soprattutto storico.Nel 2003 i presidenti di Camera e Senato indicano in Paolo Mieli il nuovo presidente designato della RAI. La sua nomina tuttavia dura soltanto pochi giorni per volere dello stesso Mieli. Torna alla direzione del Corriere il giorno della vigilia di Natale del 2004 sostituendo l’uscente Stefano Folli. Il CDA di Rcs MediaGroup decide di sostituire nuovamente il direttore alla fine del mese di marzo del 2009 richiamando nuovamente Ferruccio De Bortoli, come già era accaduto nel 1997. Mieli lascia così la direzione della testata per assumere come nuovo incarico quello di presidente di Rcs Libri.
GIULIO GIORELLO
Giulio Giorello è laureato in Filosofia (1968) e in Matematica (1971). Ha insegnato nella Facoltà di Ingegneria (Pavia), di Scienze Fisiche e Matematiche (Catania), di Scienze Fisiche (Università dell’Insubria – Sez. di Como), nonché al Politecnico di Milano. Dirige presso Raffaello Cortina Editore la collana Scienza e Idee ed è editorialista del Corriere della Sera. È stato Presidente della Società di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS). Si è occupato di storia e filosofia della matematica e della fisica. Ha svolto un ruolo critico nel dibattito sulle proposte metodologiche e antimetodologiche di Popper, Kuhn, Feyerabend e Lakatos. Ha lavorato insieme con il matematico René Thom nel contesto della cosiddetta teoria delle catastrofi. Con Pietro Adamo si è interessato ai rapporti tra libertà di ricerca e protestantesimo radicale, con particolare attenzione alle isole atlantiche e alle colonie americane di lingua inglese. Con Marco Mondadori ha ripreso temi e problemi della concezione individualistica e libertaria della società, con riguardo alle concezioni di B. Spinoza, J.S. Mill e K.R. Popper. Ha sviluppato, in particolare, aspetti tecnici e filosofici della prospettiva “neoutilitarista” ripresa, nella seconda metà del Novecento, dal premio Nobel J.C. Harsanyi, anche alla luce della concezione soggettivistica delle probabilità, rifondata in Italia dal matematico Bruno de Finetti.

EDOARDO BONCINELLI
Laureato in fisica presso l’Università di Firenze con una tesi sperimentale di elettronica quantistica, dal 1968 al 1992 svolge continuativamente per più di 20 anni attività di ricerca nel campo della genetica presso l’Istituto internazionale di genetica e biofisica del CNR di Napoli, prima come borsista e poi dal 1971 come ricercatore. Durante il lungo periodo napoletano alterna l’attività di ricerca con quella didattica tenendo diversi corsi universitari presso la facoltà di scienze e la prima facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Napoli “Federico II” (oggi facoltà di Medicina della SUN). Nel 1985, proprio al CNR di Napoli, scopre, insieme ad Antonio Simeone, i geni omeotici nell’uomo, architetti che progettano lo sviluppo dell’organismo. È stato direttore del laboratorio di biologia molecolare dello sviluppo presso l’Istituto scientifico universitario San Raffaele e direttore di ricerca presso il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR di Milano. È stato direttore della SISSA (Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste). Nel 2006 vince con il libro L’anima della tecnica nella sezione saggi il quarto Premio letterario Merck Serono. Appassionato grecista, Boncinelli ha pubblicato nel 2008 una raccolta di lirici greci classici (da Mimnermo ad Alcmane, da Archiloco a Saffo): 365 liriche, una per ogni giorno dell’anno. Nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, ha incluso le scoperte di Edoardo Boncinelli tra le 10, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da ricordare nella storia d’Italia. Ha insegnato Fondamenti biologici della conoscenza presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

MASSIMO BRAY
Massimo Bray è nato a Lecce, ha studiato a Firenze, vive a Roma. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia, conseguita nel 1984 e un itinerario da borsista a Napoli, Venezia, Parigi, Simancas, nel 1991 entra all’Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, come redattore responsabile della sezione di Storia moderna dell’Enciclopedia La Piccola Treccani. Non lascerà più l’Istituto, fino all’elezione al Parlamento: nel 1994 ne diviene il direttore editoriale. In questo ruolo, mantenendo intatto il rigore che contraddistingue un’istituzione culturale di così grande prestigio, ne ha seguito l’apertura al web con grande entusiasmo. Massimo Bray è stato anche direttore responsabile della rivista edita dalla Fondazione di cultura politica Italianieuropei, che ha tra i suoi principali obiettivi quello di elaborare analisi e riflessioni pubbliche sui nodi cruciali dell’innovazione politica ed economica europea. La fondazione è un luogo di incontro tra le diverse tradizioni culturali del riformismo italiano. Sull’edizione italiana di Huffington Post è autore di un blog dedicato all’esperienza della cultura, con particolare attenzione all’editoria tradizionale e digitale. Ha presieduto il consiglio d’amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Eletto deputato nelle fila del Partito democratico alle elezioni politiche del 2013, ha ricoperto il ruolo di Ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo del governo presieduto da Enrico Letta.

SOSSIO GIAMETTA
Sossio Giametta (Frattamaggiore, Napoli, 1929) vive a Bruxelles. Collaboratore di Colli e Montinari, ha tradotto tutte le opere di Nietzsche e quattro volumi di frammenti postumi (Adelphi, Biblioteca di Via Senato, BUR, UTET), nonché opere di Cesare, Spinoza, Goethe, Hegel, Schopenhauer e Freud. Ha pubblicato un’antologia di scritti nietzschiani (La stella danzante), numerosi volumi di saggistica filosofica e letteraria (presso Garzanti, Marsilio, Bibliopolis, Mondadori, BUR, Mursia ecc.) e una raccolta di racconti (Madonna con bambina e altri racconti morali) per BUR. Ha collaborato con diverse testate nazionali, tra cui il Corriere della Sera e il Giornale.