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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Cuzzocrea: «La Regione si ricorda della Zes? Meglio tardi che mai»

Il presidente degli Industriali reggini interviene sugli ultimi sviluppi riguardanti la Zona economica speciale di Gioia Tauro: «La politica regionale, finalmente, ne comprende l’importanza. Speriamo che almeno questa volta non vengano commessi dalla burocrazia gli errori che hanno portato a perdere moltissimo tempo»

Cuzzocrea: «La Regione si ricorda della Zes? Meglio tardi che mai»

Il presidente degli Industriali reggini interviene sugli ultimi sviluppi riguardanti la Zona economica speciale di Gioia Tauro: «La politica regionale, finalmente, ne comprende l’importanza. Speriamo che almeno questa volta non vengano commessi dalla burocrazia gli errori che hanno portato a perdere moltissimo tempo»

 

 

«Meglio tardi che mai. Dopo oltre tre anni in cui è stato realizzato molto poco per l’economia calabrese, fa piacere che la politica regionale abbia finalmente compreso l’importanza della Zes. E’ da un anno e mezzo che Confindustria Reggio Calabria e le imprese ad essa associate che operano nell’area portuale conducono questa battaglia che si giocherà in Europa, non a Catanzaro, ne’ a Roma».
Il presidente degli industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, interviene così sull’annuncio arrivato ieri, a Palazzo Campanella, di una sollecitazione al Governo per la Zona economica speciale a Gioia Tauro. «Apprezziamo quanto meno l’ammissione di colpevolezza della politica regionale: chiedere solo oggi un impegno per la Zes significa “confessare” di non aver fatto nulla finora. Ecco perché noi imprenditori, che pure siamo contrari alla logica del baratto evidenziata nel caso delle armi siriane a Gioia Tauro, diciamo “meglio tardi che mai”. Speriamo che almeno questa volta non vengano commessi dalla burocrazia regionale gli errori che hanno portato a perdere moltissimo tempo. Siamo fortemente in ritardo rispetto al resto d’Europa e adesso siamo incalzati dalla concorrenza della Sardegna. Ora la nostra preoccupazione è proprio questa, cioè che per l’ennesima volta la Calabria non perda una grande opportunità che abbiamo prospettato nell’agosto 2012 e di cui solo nel febbraio 2014 si torna a parlare in termini molto generici. Staremo a vedere, con la speranza che finalmente qualcosa di concreto accada».