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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Cure dimagranti con le anfetamine Arriva il divieto di prescrizioni e vendita di preparati dimagranti a base di efedrina. In Gazzetta il decreto del ministro Lorenzin. Vietata in Italia la fabbricazione, l’importazione e il commercio, anche attraverso la vendita via internet

Cure dimagranti con le anfetamine Arriva il divieto di prescrizioni e vendita di preparati dimagranti a base di efedrina. In Gazzetta il decreto del ministro Lorenzin.  Vietata in Italia la fabbricazione, l’importazione e il commercio, anche attraverso la vendita via internet
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La battaglia dello “Sportello dei Diritti” e di alcuni dei familiari delle
vittime dei farmaci anoressizzanti arriva ad un importante capitolo. Il Ministro
della Salute Lorenzin vieta prescrizioni e preparati contenenti il principio attivo
della efedrina, a scopo dimagrante, e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali
contenenti il predetto principio attivo, a scopo dimagrante, con un decreto pubblicato
in Gazzetta Ufficiale e già in vigore da ieri. Il nuovo decreto, segue a quelli
già emanati che hanno vietato la prescrizione e l’uso di altre sostanze per la
preparazione magistrale di dimagranti come la fenilpropanolamina/norefedrina, pseudoefedrina,
triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato.
Occorre considerare che alcune delle molecole, spesso rinvenibili nei preparati magistrali
anoressigeni, sono state ritirate dal commercio perché ad alto rischio di tossicità
(ipertensione polmonare primitiva e valvulopatie cardiache con fenfluramina, dexfenfluramina,
fendimetrazina e altri anfetaminici; ictus cerebrale emorragico con i simpati comimetici).
Va inoltre evidenziato che non è stato dimostrato il mantenimento della riduzione
del peso nel lungo periodo, né la riduzione della morbilità e mortalità correlate
all’obesità. Pertanto, le prescrizioni di preparati galenici di cui si parla sono
non solo prive di “evidenza” scientifica e gravate da una tossicità inaccettabile,
ma anche sprovviste di un razionale che le renda plausibili. Alcune sentenze della
Magistratura e numerosi fatti di cronaca, segnalati peraltro dalla nostra associazione,
hanno ormai pienamente confermato la pericolosità di questi preparati per la salute
dei cittadini, spesso attratti da farmaci che consentirebbero di raggiungere lo scopo
del dimagrimento. Tutto nasce a seguito della morte del figlio del signor Michele
Marzulli, Luigi, e di Ombretta Rubeghi, deceduti secondo quanto emergerebbe a seguito
delle indagini espletate da parte della Procura della Repubblica di Roma a causa
di una dieta a base di fendimetrazina, una sostanza anoressizzante vietata dalla
legge e dopo la richiesta di ben undici rinvii a giudizio a vario titolo per il reato
di “/Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione/” di cui all’articolo 328 del codice penale
tra farmacisti, funzionari ministeriali, direttori di Asl e l’ex comandante del Nas
Marco Datti. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,
già al fianco delle famiglie delle vittime in questa battaglia, continua a tenere
alta l’attenzione su un problema quale quello delle diete a base di sostanze cosiddette
anoressizzanti che l’opinione pubblica e soprattutto le autorità sanitarie che sino
a ieri avevano da sempre sottovalutato nonostante i casi segnalati di decessi o gravi
conseguenze per molti pazienti.