Crotone, primo passo verso la definizione del Pisl
redazione | Il 01, Feb 2011
E’ stato presentato, al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria, il Rapporto provinciale di priorità strategiche territoriali e settoriali
Crotone, primo passo verso la definizione del Pisl
E’ stato presentato, al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria, il Rapporto provinciale di priorità strategiche territoriali e settoriali
CROTONE – E’ stato presentato, al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria, il Rapporto provinciale di priorità strategiche territoriali e settoriali, primo passo verso la definizione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL), per i quali il territorio provinciale potrà attrarre potenzialmente 46.231.979,58 euro (DGR 163/2010). Ne danno notizia il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, e lassessore con delega alle Politiche comunitarie, Pietro Durante. I Progetti Integrati di Sviluppo Locale sono progetti complessi, esplicitati e condivisi secondo procedure partenariali e finalizzati al conseguimento di obiettivi di sviluppo socio-economico di specifici ambiti territoriali. Il Rapporto provinciale di priorità strategiche, elaborato dallunità di progettazione che fa capo al Settore 04 Servizio Politiche comunitarie e condiviso dal Tavolo di partenariato provinciale nella riunione del 28 gennaio u.s., si compone di n. 7 schede: Scheda n. 1 PISL “Mobilità intercomunale”; Scheda n. 2 PISL “Qualità della vita”; Scheda n. 3 PISL “Sistemi produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali”; Scheda n. 4 PISL “Sistema Turistico Locale Krotoniate”; Scheda n. 5 PISR/PISL “Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in declino”; Scheda n. 6 PISR/PISL “Centri storici e Borghi deccellenza”; Scheda n. 7 PISL “Minoranze linguistiche”. Il Tavolo di partenariato provinciale, organismo funzionale composto da circa 50 rappresentanti del Partenariato Istituzionale, Economico e Sociale, nella sua quasi totalità dei partecipanti, ha scelto di dare al territorio la possibilità di attivare tutte le possibili tipologie di PISL previste dalla programmazione regionale. Ha altresì deciso di non esprimere una “graduatoria di rilevanza” tra gli stessi, sulla base del presupposto dellimpossibilità tecnica di “spostamento” delle risorse finanziarie su uno specifico tema e per le oggettive condizioni di arretratezza e ritardo del territorio, che richiedono un approccio multisettoriale e a 360 gradi per innescare processi di sviluppo.