Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Crotone, esposto di M5s su convenzione Eni-Comune Paolo Parentela: "A pagarne il conto sono i cittadini"

Crotone, esposto di M5s su convenzione Eni-Comune Paolo Parentela: "A pagarne il conto sono i cittadini"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«La procura generale della Corte dei Conti indaghi sul contratto di transazione
tra Eni Spa ed il Comune di Crotone per i danni derivanti dalla mancata applicazione
e rinnovo del contratto di transazione stipulato nel 2008 con Eni spa e sui danni
da subsidenza, indotta dall’estrazione del gas metano». È quanto afferma il deputato
M5S Paolo Parentela che ha depositato un esposto alla Procura Regionale della Corte
dei Conti insieme ai suoi colleghi Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Laura
Ferrara.
«Nel lungo esposto – aggiunge il Cinque Stelle – chiediamo di accertare il rispetto
degli accordi contenuti nella convenzione. A quanto pare l’amministrazione comunale
guidata da Vallone si è chinata davanti alla potenza di Eni Spa. Un danno costato
al Comune più di 16 milioni di euro, che avrebbe invece dovuto risarcire Crotone
per i danni derivanti dall’estrazione di Gas operata dalla multinazionale energetica».
«Si tratta – spiega Parentela – di una cifra considerevole che tiene conto della
mancata cessione dei diritti di ‘gas devettoriato’, cioè fornito senza i costi
di trasporto previsti per l’uso della rete nazionale. A pochi chilometri da Crotone
opera una centrale termoelettrica che avrebbe potuto usufruire dal 2010 di circa
200.000 smc/anno di gas, per il quale avevano predisposto con una variante, la modifica
al loro gasdotto proprio per l’allaccio diretto alla centrale Eni».
Il M5s chiede alla procura contabile «che si accerti il motivo di questa mancata
cessione dei diritti sul gas, oltre agli altri punti previsti dall’art.6 della convenzione,
che riguardano il ‘fondo cultura e istruzione’ e il programma di monitoraggio
della subsidenza».
«A pagarne il conto – conclude Parentela – sono come al solito i cittadini. Un ennesimo
esempio di come il nostro territorio venga utilizzato per affari lobbistici per poi
essere abbandonato totalmente, con la complicità della politica. Le responsabilità
politiche verranno certamente scontate alle elezioni della prossima primavera».