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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Contributi per falsi braccianti agricoli a Crotone. Indagati titolare ditta e trenta dipendenti

Contributi per falsi braccianti agricoli a Crotone. Indagati titolare ditta e trenta dipendenti

| Il 22, Gen 2014

Le indagini della guardia di finanza hanno permesso di accertare un danno all’Inps per alcune decine di migliaia di euro per la percezione di indennità previdenziali. La ditta era rimasta aperta per solo due anni e aveva presentato un contratto di locazione di un terreno risultato non veritiero

Contributi per falsi braccianti agricoli a Crotone. Indagati titolare ditta e trenta dipendenti

Le indagini della guardia di finanza hanno permesso di accertare un danno all’Inps per alcune decine di migliaia di euro per la percezione di indennità previdenziali. La ditta era rimasta aperta per solo due anni e aveva presentato un contratto di locazione di un terreno risultato non veritiero

 

CROTONE – Il titolare di un’azienda agricola e altre 30 persone assunte alle sue dipendenze sono stati denunciati con le accuse di falso e truffa aggravata dalla Guardia di Finanza. I finanzieri avrebbero accertato un danno di circa 72.000 euro ai danni dell’Inps conseguente all’indebita percezione di prestazioni previdenziali come le indennità di disoccupazione, maternità e malattia. L’azienda agricola in questione, chiusa a dicembre 2011, sarebbe stata costituita soltanto al fine di consentire l’indebita percezione degli emolumenti.
L’inchiesta, coordinata dalla Provura della repubblica di Crotone, è scaturita da un’ispezione dell’Inps dalla quale erano emerse anomalie a carico dell’azienda, costituita sotto forma di ditta individuale ed operativa solo per un biennio. In questo periodo il titolare avrebbe assunto una trentina di braccianti per coltivare agrumi su circa 40 ettari condotti in virtù di un contratto di locazione. Ma il contratto d’affitto dei terreni, sebbene regolarmente registrato all’agenzia delle entrate, sarebbe risultato assolutamente disconosciuto, essendo la società proprietaria, in quel periodo, in amministrazione giudiziaria, mentre il professionista incaricato si era avvalso, per la cura dei fondi, di altre imprese contoterziste.
Le testimonianze dei braccianti, inoltre, avrebbero fatto emergere contraddizioni ed elementi di sospetto circa la reale operatività della ditta, come dimostrebbe il fatto che la maggiormarte di loro non avrebbe neanche saputo indicare l’ubicazione dei terreni o i nominativi dei colleghi di lavoro.