Consiglio comunale Taurianova, scontro aperto tra il presidente Nini Crea e i consiglieri di opposizione
redazione | Il 13, Set 2012
All’ordine del giorno del civico consesso solo tre punti da discutere, ma va in scena la protesta dei consiglieri di minoranza, Rigoli, Sposato, Leva e Pileggi abbandonano l’aula. Fazzalari e Salvatore Zucco rimangono per leggere un documento di protesta contro il presidente del consiglio, incapace, secondo Zucco di condurre l’assemblea. All’interno della news il documento integrale ed il videointervento del presidente Crea
Consiglio comunale Taurianova, scontro aperto tra il presidente Nini Crea e i consiglieri di opposizione
All’ordine del giorno del civico consesso solo tre punti da discutere, ma va in scena la protesta dei consiglieri di minoranza, Rigoli, Sposato, Leva e Pileggi abbandonano l’aula. Fazzalari e Salvatore Zucco rimangono per leggere un documento di protesta contro il presidente del consiglio, incapace, secondo Zucco di condurre l’assemblea. All’interno della news il documento integrale ed il videointervento del presidente Crea
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Il Consiglio comunale di Taurianova convocato per le ore 19 di ieri dal presidente Crea, è iniziato puntuale per discutere i tre punti all’ordine del giorno. Primo Consiglio comunale dopo l’insediamento della Commissione d’accesso, per verificare eventuali condizionamenti ed infiltrazioni mafiosi nell’ente. Il colpo di scena si ha prima della lettura dei presenti in aula. I consiglieri Rigoli, Leva, Sposato e Pileggi abbandonano l’aula senza lasciare nessuna comunicazione ufficiale facendo presente alla stampa che da li a poco gli sarebbe stato recapitato un docomento attraverso il quale venivano spiegate le ragioni per cui avevano abbandonato il civico consesso. Nell’aula rimangono solo due dei consiglieri di opposizione, Fazzalari e Salavatore Zucco, il quale dopo la conta dei presenti, ha chiesto la parola ed espresso tutta la sua amarezza nei confronti della maggioranza, rimproverando al presidente del Consiglio la mancanza di democrazia nella conduzione dei lavori. La risposta a Zucco, arriva per bocca dello stesso presidente Crea, dal capogruppo Tassone e dal consigliere Panarello, i quali smentiscono tutta la ricostruzione del consigliere di minoranza, definendolo una invenzione.
ECCO LA LETTERA INTEGRALE DI RIGOLI, SPOSATO, LEVA E PILEGGI
Noi sottoscritti Avv. Loredana Pileggi, Dott. Giuseppe Rigoli, Avv. Francesco Leva e Sig. Francesco Sposato, tutti consiglieri comunali di minoranza, esprimiamo, nostro malgrado, la più profonda delusione per il reiterato atteggiamento ostruzionistico e mendace del Presidente del Consiglio.
Tale amarezza profonda nasce dalla lettura della nota da quest’ultimo trasmessaci in data 11/9/2012, a riscontro della nostra comunicazione indirizzata ai cittadini ed inviatagli per conoscenza.
Com’è noto, nella predetta ultima comunicazione abbiamo evidenziato ai Cittadini di Taurianova la nostra difficoltà ad esercitare il mandato “democraticamente conferitoci dalla Città di Taurianova” e ciò a causa degli interventi di disturbo del pubblico, quelli stizzosi dei consiglieri comunali di maggioranza, quelli biliosi del Sindaco in persona e quelli sindacabili e del tutto antidemocratici del Presidente del Consiglio comunale.
Con la stessa nota abbiamo richiesto formalmente al Presidente di assicurarci il ripristino del clima di serenità che dovrebbe essere insito in ogni consesso comunale che si rispetti.
Ma il Presidente, probabilmente turbato dall’avvento della Commissione d’Accesso, si è limitato a trasmetterci, il giorno prima della seduta di Consiglio, una lettera, evidenziando, ancora una volta e con maggior vigore, la sua incapacità a svolgere il ruolo che gli è stato conferito.
Infatti, anziché procedere ad una convocazione tra le parti, anche al fine di ottenere un lecito e leale confronto, previsto ed imposto da ogni principio democratico, si è rimesso ad una lettera aleatoria e quanto mai inverosimile, affermando, in buona sostanza, di aver sempre lasciato intervenire i consiglieri di opposizione al fine di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni.
Ebbene, cari concittadini, il Presidente probabilmente non sa che questa attività non è da considerarsi una sua “gentile concessione” ma è un’attività garantita dalla Costituzione Italiana, dalla legge, dallo Statuto e dal regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Tutte disposizioni che, evidentemente, il nostro Presidente ignora categoricamente.
Al contrario, mentre i nostri interventi, si ribadisce concessi dalle disposizioni di legge, si riferiscono sempre e solo ad atti e fatti riguardanti la nostra città, il nostro Presidente del Consiglio, con grande slancio di generosità, permette ai consiglieri di maggioranza nonché al Sindaco di intervenire solo ed esclusivamente per tentare (senza mai riuscire a raggiungere lo scopo) di screditare il nostro buon nome ed il ruolo istituzionale da noi ricoperto.
Fortunatamente le sedute sono registrate e trascritte, puntualmente e diligentemente, dall’Ufficio preposto!
Il Presidente del Consiglio ribadisce, in maniera logorroica, di aver dedicato ben 40 (quaranta) anni al servizio di Taurianova ed, al contempo, ci suggerisce di collaborare al fine di risolvere gli “atavici” problemi che affliggono la comunità taurianovese.
Sembra tanto una grande contraddizione: se i problemi sono atavici, lui, che si ritiene un atavico veterano, cosa ha fatto in quei 40 (quaranta) lunghi anni che sostiene di aver dedicato alla nostra città?
Il Presidente ci augura, nella medesima nota, di avere una lunga ed appagante carriera politica e di ottenere la metà dei risultati da lui ottenuti.
Ma noi non ci teniamo ad emularlo, anzi gli auguriamo, solo per il bene che vogliamo alla nostra città, che lui non debba subire il 3° (TERZO) provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, perché, in caso contrario, sarebbe da “guinnes record”.
Veramente penoso appare poi, nella nota citata, il riferimento ad una mozione, promossa dalla minoranza, riferita alla soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace, della quale il Presidente vanta l’approvazione all’unanimità.
Ma ci si chiede, che fine hanno fatto le altre tantissime mozioni, interpellanze, interrogazioni ed emendamenti presentati dalla minoranza?
Ve lo diciamo noi. Carta straccia.
La maggioranza amministrativa è abilissima a rigettare gli emendamenti (da ultimo quelli depositati nell’ultimo consiglio comunale del 13/8/2012 riferiti alle Commissioni Permanenti ed all’adeguamento della maggioranza qualificata) e a respingere le mozioni, si pensi, ad esempio, a quella riferita alla convocazione di un consiglio comunale aperto a salvaguardia dell’Ospedale, senza, tuttavia, degnarsi MAI di fornire una benché minima motivazione.
Stessa sorte le interpellanze che, di volta in volta, vengono rinviate, con voto favorevole della sola maggioranza, contrariamente alle disposizioni dello Statuto e del regolamento, all’ultimo punto dell’ordine del giorno.
Ma comprendiamo bene il motivo di tale rinvio: probabilmente è il timore di pubblicizzare, per mezzo del Consiglio Comunale, tutte quelle illegittimità ed irregolarità che questa minoranza ha messo in luce con le singole interpellanze.
Il Presidente afferma inoltre che le sedute di Consiglio Comunale sono pubbliche, dimenticando, o più probabilmente disconoscendo, che il pubblico presente deve rimanere in assoluto silenzio e astenersi da ogni cenno di approvazione o disapprovazione (Art. 107 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale). Ed è proprio il Presidente, secondo quanto disposto dall’articolo citato, che deve impedire che il pubblico (o a quella parte degradante dello stesso) possa inveire, così come ritualmente avviene, con un imperioso tifo da stadio.
In conclusione, noi abbiamo evidenziato ai cittadini di Taurianova le menzionate circostanze scabrose, che puntualmente avvengono in Consiglio Comunale, non per attuare, contrariamente a quanto affermato dal nostro Presidente Crea, una tecnica strumentale mirata a delegittimare la “già delegittimata” amministrazione comunale, nè, tantomeno, per una sorta di rancore dovuta alla sconfitta elettorale, da noi ( e a quanto pare anche da Enti superiori) sempre considerata, comunque, “anomala”.
Si tratta semplicemente di un accorato appello al ripristino della democrazia e della libertà.
Libertà di dire, di esprimere, di affermare, di proporre, di contestare, di reclamare.
Per tali motivi, noi interverremo alla seduta di Consiglio Comunale, fissata per il 12/9/2012, semplicemente per dare atto della nostra presenza, per poi abbandonare immediatamente l’aula, “virtualmente imbavagliati” così come la maggioranza amministrativa ci vorrebbe.
Avv. Loredana Pileggi
Dott. Giuseppe Rigoli
Avv. Francesco Leva
Sig. Francesco Sposato