Conia, donne e uomini che rivendicano la propria dignità Solidarietà e sostegno alla mobilitazione dei tirocinanti calabresi
Li chiamano genericamente tirocinanti e compongono un enorme bacino di precariato istituzionalizzato, sono donne e uomini che da anni tappano le falle della pubblica amministrazione, spesso portando avanti da soli uffici e servizi pubblici, senza un minimo di riconoscimento. Dietro il paravento del tirocinio ci sono quasi 7mila lavoratrici e lavoratori cui le istituzioni si rifiutano di garantire qualsivoglia diritto, trattati come tappabuchi all’occorrenza senza stipendio adeguato, malattia, ferie.
È il momento di smetterla di chiamarli tirocinanti e iniziare a pensare a loro come lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti. È il momento di stabilizzarli e di equipararli a tutti gli altri dipendenti della Pubblica Amministrazione. È il momento di smettere di sfruttarli per sopperire alle inadeguatezze del comparto pubblico e di considerarli forza lavoro.
Venerdì 9 aprile sosterremo la loro mobilitazione e la protesta che porteranno avanti a Roma. Siamo al loro fianco da sempre e continueremo ad esserlo finché non sarà messa la parola fine a questa situazione vergognosa che sminuisce il valore di donne e uomini che altro non chiedono se non un lavoro degno e una sacrosanta stabilizzazione.