Condrò denuncia: «Contrastare la microcriminalità» Antonino Condrò, leader del movimento “Masaniello”, commenta l'ultimo episodio criminale consumato in pieno centro a Taurianova
All’indomani dell’ennesimo episodio di microcriminalità, consumatosi nella nostra cittadina, ai danni di un gestore di ricevitoria e tabaccheria, Il leader del movimento “Masaniello”, Antonino Condrò, pone la riflessione sullo stato attuale della sicurezza dei cittadini taurianovesi: “Assommando le varie denuncie di rapine nei confronti di esercizi commerciali, furti in appartamenti privati e addirittura aggressioni in luoghi di pubblica frequentazione, conferma l’escalation degli episodi di criminalità. Cresce la percezione di insicurezza a Taurianova. Aumenta la paura ed emerge con forza la richiesta di una rete di garanzie e di un intervento delle autorità affinché sia riaffermato il principio della legalità e del rispetto delle regole. Necessitano misure più efficaci per contrastare la microcriminalità.
Questa pubblica denuncia, Noi, potremmo porla all’attenzione dei commissari prefettizi (attuali amministratori) ma com’è noto, loro sono in procinto di lasciare la “governance” della città per fare posto alla nuova squadra amministrativa che risulterà eletta dopo le consultazioni elettorali del prossimo 15 novembre, 2015; quindi: chiediamo un rinnovato impegno da parte degli organi preposti a proseguire e sviluppare iniziative di controllo. Occorre inoltre, puntare sempre di più sia alla prevenzione dei reati sia all’incisività delle azioni di contenimento. Nel frattempo, auspichiamo che dopo il voto del 15 novembre, il movimento Masaniello abbia un rappresentante tra le fila del nuovo consiglio comunale per proporre “ un patto per la sicurezza” tra soggetti istituzionali in collaborazione con altre figure del pubblico e del privato che permetta di agire con azione coordinata tese a intervenire in settori critici: tutela della legalità, integrazione sociale, ordine pubblico. Occorre inoltre, puntare sempre di più sia alla prevenzione dei reati sia all’incisività delle azioni di contenimento. Serve incoraggiare la collaborazione dei cittadini e delle imprese che possono essere“ sentinelle” per segnalare situazioni sospette e consentire interventi preventivi delle forze dell’ordine. Rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini significa favorire la vivibilità.
E’ chiaro che la gestione del problema sicurezza passa anche attraverso la disponibilità di maggiori organici per le forze dell’ordine. Perché è anche il presidio, la visibilità concreta delle Forze dell’Ordine a esercitare la funzione di deterrente nei confronti della criminalità. La crisi ha di certo aggravato la situazione. La disperazione ha reclutato forze per la microcriminalità. Ma non ci si può arrendere. L’illegalità non può essere un fatto quotidiano.