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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Condofuri, Pontari si scaglia contro il sindaco Mafrici Il primo cittadino avrebbe chiuso la porta in faccia alla presidente del comitato “Sempre presenti per la scuola”

Condofuri, Pontari si scaglia contro il sindaco Mafrici Il primo cittadino avrebbe chiuso la porta in faccia alla presidente del comitato “Sempre presenti per la scuola”
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Una brutta pagina per il nostro Comune, si affrettava a definirla il sindaco Salvatore Mafrici, all’indomani della ben nota ed effettivamente triste vicenda che ha visto protagonisti due consiglieri di minoranza dell’amministrazione comunale di Condofuri, lasciando trasparire addirittura delle velate accuse nei confronti di uno degli antagonisti, in barba all’imparzialità alla quale egli forse si sarebbe dovuto attenere proprio in virtù della carica ricoperta pur tuttavia dichiarando di confidare nel corso della giustizia.

Ma evidentemente le brutte pagine staranno diventando una peculiarità del libro della storia recente di Condofuri, ed a scriverne l’ennesima stavolta ci ha pensato proprio il sindaco sbattendo letteralmente la porta in faccia ad un cittadino di quella comunità che egli è stato chiamato democraticamente a rappresentare ma con la quale non altrettanto democraticamente si confronta.

Duro il giudizio espresso dalla presidente del comitato “Sempre presenti per la scuola”, Maria Pontari, alla quale il sindaco Salvatore Mafrici avrebbe riservato un trattamento alquanto discutibile, “al limite della tollerabilità e lontano anni luce dai canoni di educazione, cortesia e cordialità che dovrebbero essere alla base del vivere civile e che in ogni caso dovrebbero contraddistinguere qualsiasi rappresentante istituzionale, ovvero l’antitesi del comportamento assunto dal sindaco di Condofuri nei confronti di una cittadina – afferma Maria Pontari – la quale, recatasi presso la delegazione municipale per ottenere delle delucidazioni in merito alle tariffe applicate per la determinazione della TARI per l’anno in corso, viene dapprima invitata, dal personale dell’ufficio preposto, a rivolgersi al sindaco e da quest’ultimo infine bistrattata ed umiliata attraverso una mancanza di garbo senza precedenti, dettato forse dalla commistione tra la mia posizione di privata cittadina, titolare di attività commerciale, ed il mio ruolo di rappresentante del comitato “Sempre presenti per la scuola” che per l’attività portata avanti in merito alla ben nota vicenda dell’antenna di telefonia mobile e per le divergenze di opinioni con l’amministrazione comunale che sul tema sono emerse, potrebbe avere suscitato il biasimo dello stesso Mafrici”.

“Mi sono recata in Comune infatti – prosegue Maria Pontari – da semplice contribuente ed in tale ruolo, dopo aver atteso il mio turno davanti al suo ufficio, (chissà poi perché per avere dei chiarimenti su una bolletta sia necessario interloquire col sindaco piuttosto che con un impiegato o un funzionario), alla mia pacata ed educata richiesta di conferire, il Sindaco mi ha sbattuto letteralmente la porta in faccia asserendo di non avere tempo senza alcun’altra spiegazione o rinvio: un trattamento che per bon ton prima e per il ruolo ricoperto dal mio interlocutore mai mi sarei aspettata, evidentemente sbagliandomi, sottovalutando forse la sua innata permalosità ulteriormente maturata nei miei confronti in seguito allo scambio di vedute emerso nel corso dell’ultimo consiglio comunale tra amministratori e comitato, che ripeto, pur presiedendolo, rispetto alla presente vicenda è ben altra cosa. Cosa analoga invece è la violenza perpetrata da un uomo a capo di un’amministrazione comunale nei confronti di una concittadina, la sottoscritta – chiosa Pontari – con la violenza (presunta) tanto condannata all’indomani di un sempre deprecabile gesto.

Anche questa è violenza, violenza nei confronti dei cittadini in buona fede, violenza nei confronti della nostra Comunità, violenza nei confronti del nostro territorio. Responsabili sono coloro che creano sterili contrapposizioni, inutili divisioni di quartiere! Non è certamente questa la strada che aiuterà la nostra Comunità a migliorarsi. Questa è la strada che porta all’autodistruzione!”, riprendo proprio le profetiche parole del sindaco – conclude Maria Pontari – per ribadire la mia ferma condanna dei toni alquanto sgarbati che mi sono stati riservati da chi paradossalmente si spende per la condanna della violenza in ogni sua forma”.