Concessi i domiciliari all’ex ministro Scajola. Resta in carcere lady Matacena
Lo ha deciso stamane il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria
Concessi i domiciliari all’ex ministro Scajola. Resta in carcere lady Matacena
Lo ha deciso stamane il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – L’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, in carcere dall’8 maggio scorso con l’accusa di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, impreditore ed ex deputato condannato per concorso estrerno in associazione mafiosa, è agli arresti domiciliari mentre Chiara Rizzo, moglie di Matacena, resta in carcere. Lo ha deciso stamane il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. I giudici del Tribunale del Riesame dovranno tornare a decidere su Scajola il 19 giugno, quando sarà discusso l’appello della procura contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di non riconoscere l’aggravante del concorso esterno in associazione mafiosa chiesto dalla Dda per l’ex ministro. I legali di Scajola hanno chiarito che sarà trasferito in Liguria «in giornata e i tempi dipenderanno dalla disponibilità di scorte degli agenti della polizia penitenziaria che se ne occuperanno».
Nel frattempo, negli scorsi giorni l’interrogatorio, inizialmente secretato, dell’ex ministro è trapelato dopo il deposito delle tracce audio al tribunale del Riesame di Reggio Calabria facendo scoprire che Scajola ha esplicitamente negato ai giudici di aver «mai fatto affari con nessuno perché non ne sono capace. L’ultima volta che ho comprato una casa ho fatto un casino».