Conad Lamezia, serve gara 3 per stabilire chi passa in serie A2 Medea Montalbano Macerata - Conad Lamezia 3-1
Medea Montalbano Macerata – Conad Lamezia 3-1
22-25, 27-25, 25-20, 25-15
Durata set: 27’-35’-28’-26’
Medea Montalbano Macerata:
Miscio 1, Scuffia 22, Molinari A. 7, Molinari M. 2, Di Meo 17, Casoli 18,
Gabbanelli lib., Bussolari , Thiaw , Medei 4, Troiani,
Non entrati: Benedetti,Valenti,
Furiassi
Allenatore: Adrian Pablo
Pasquali
Conad Lamezia: Gerosa,
Spescha 21, Alborghetti 13, Turano 3, Garofalo
14, Bruno 11, Zito lib., Alfieri, Del Campo 1, Polignino, Gaetano,
Non entrati: Sarpong, Chirumbolo
lib.
Allenatore: Vincenzo Nacci
Arbitri: Beatrice Cruccolini
di Perugia Dalila Villano di Terni
A tre giorni di distanza si replica la sfida tra Macerata e Lamezia, che si chiude con il medesimo
risultato della gara d’andata 3-1. Si prolunga quindi la serie e servirà gara
3, mercoledì sera alle 21 a Pianopoli, per decretare chi giocherà la finale per la promozione in serie A2.
Dopo la botta alla testa rimediata in gara1, la paura e i controlli in ospedale, Miscio torna
regolarmente in campo e ricompone l’assetto iniziale che aveva cominciato anche
la sfida di Pianopoli, Scuffia è il posto 2, Alex e Michael Molinari al centro,
Casoli e Di Meo bande, Gabbanelli liberi, tra i giallorossi una sola novità
rispetto a gara1, in banda giocano Bruno e Garofalo (Del Campo parte dalla
panchina) Gerosa-Specha la diagonale principale, Alborghetti-Turano al centro,
Zito libero.
Ottimo l’avvio di gara di
Spescha e compagni, capaci di portarsi subito avanti di 4 (1-5). Gira tutto a
dovere tra le fila giallorosse, funziona tutto sommato bene la ricezione, è
ottima la distribuzione del gioco di Gerosa che permette ai suoi attaccanti di
punire la difesa di casa in maniera puntuale e incisiva, c’è anche grande
concentrazione a muro e in difesa. Il vantaggio aumenta fino al 14-19. Il tentativo
di recupero dei padroni di casa porta Casoli e compagni a trovare il pareggio
sul 21-21. Poi il turno in battuta di Garofalo ristabilisce le distanze (arriva
anche un ace per il numero 7) e Alborghetti chiude con un primo tempo 22-25.
Dopo esser partita bene anche
nel secondo set (1-3) la Conad va per la prima volta sotto 6-4 dopo un paio di
ingenuità e un po’ di confusione anche da parte delle due direttrici di gara.
Non
manca però la voglia di recuperare e ricucito lo strappo i giallorossi compiono
il sorpasso sul 10-11 e allungano 14-16. Il turno in servizio di Di Meo , sul 16-18
fa
però la differenza e Macerata piazza un break di 4 punti consecutivi fino al
20-18. Un errore in battuta di Polignino regala a Macerata ben 3 palle set
(21-24). La Conad riesce ad annullarle tutte 3 tre, l’ultima con un ace del
capitano e sempre con il capitano compie il nuovo sorpasso 24-25. Fallita però
l’occasione per portarsi sullo 0-2 la Medea è brava a ritrovare il vantaggio e
questa volta a chiudere con un muro di Medei sull’attacco da seconda linea di
Spescha (27-25).
Nel segno dell’equilibrio l’avvio
di terzo parziale (6-6). Il primo break
lo trovano i padroni di casa con astuzia e mestiere (8-6). La Conad prova a
recuperare ma due aces consecutivi di Scuffia riportano sul +3 i padroni di
casa (11-8). Dopo un primo set sotto tono, Macerata ha definitivamente trovato
il ritmo partita, ma in partita c’è anche la Conad che torna sotto e pareggia
i
conti sul 16-16. Un errore in attacco di Garofalo, una ricostruzione sbagliata
a cominciare dalla
ricezione di Del Campo e ancora un errore in attacco, questa volta di Spescha,
regalano 4 palle set a Macerata che chiude subito con Di Meo 25-20.
Storditi da un finale di
terzo set da dimenticare i giallorossi partono male anche nel quarto con
Scuffia che fa ancora la voce grossa al servizio e troppi errori gratuiti della
Conad (5-2). Macerata gira meglio in questa fase, difende e attacca al meglio
ogni pallone, mentre i lametini non riescono più a mettere a terra un pallone né
a difendere. Il vantaggio dei padroni di casa aumenta fino al 15-8. Tra i
giallorossi predomina lo sconforto e la confusione e Macerata prende il largo
22-13. Sul 24-14 sono addirittura 10 le palle match per i padroni di casa. Di
Meo spedisce fuori la prima, ma Scuffia mette a terra la seconda e il set si
chiude 25-15.