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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Comunità Montane, la posizione del Pd cosentino

Comunità Montane, la posizione del Pd cosentino

Luigi Guglielmelli, In qualità di responsabile organizzazione mi preme sottolineare che abbiamo ricevuto grandi sollecitazioni e richieste d’intervento da parte di numerosi Sindaci ed amministratori locali della provincia di Cosenza preoccupati da una proposta di legge che di fatto cancella le Comunità Montane ed affida la gestione dei territori montani calabresi ad una agenzia di diritto privato

Comunità Montane, la posizione del Pd cosentino

Luigi Guglielmelli, In qualità di responsabile organizzazione mi preme sottolineare che abbiamo ricevuto grandi sollecitazioni e richieste d’intervento da parte di numerosi Sindaci ed amministratori locali della provincia di Cosenza preoccupati da una proposta di legge che di fatto cancella le Comunità Montane ed affida la gestione dei territori montani calabresi ad una agenzia di diritto privato

 

 

COSENZA – Ho letto l’intervento del Gruppo Regionale PD in merito alla riunione tenutasi nella Federazione Provinciale per discutere della proposta di legge sul riordino delle Comunità Montane, dell’ARSSA e dell’AFOR avanzata dal centrodestra.

In qualità di responsabile organizzazione mi preme sottolineare che abbiamo ricevuto grandi sollecitazioni e richieste d’intervento da parte di numerosi Sindaci ed amministratori locali della provincia di Cosenza preoccupati da una proposta di legge che di fatto cancella le Comunità Montane ed affida la gestione dei territori montani calabresi ad una agenzia di diritto privato in cui non c’è alcuna rappresentanza democratica e soprattutto non sono rappresentati i territori e gli Enti locali.

Al riguardo abbiamo convocato una riunione d’intesa con i Consiglieri Regionali Carlo Guccione e Mario Franchino componenti della IV Commissione del Consiglio Regionale Ambiente e Territorio e competenti in materia al fine di approfondire la discussione sulla predetta proposta di legge.

Dalla relazione di Gennaro Nicoletti Presidente della Comunità Montana Destra Crati è emersa l’esigenza di valorizzare il ruolo delle Comunità Montane attraverso una riforma complessiva delle funzioni amministrative dando alle stesse un nuovo ruolo moderno ed in linea con le nuove esigenze, all’interno dei territori montani ancora oggi densi di antichi ritardi e troppo spesso abbandonati al proprio destino.

Tutti gli interventi da parte dei numerosi amministratori locali presenti hanno ribadito la necessità che il Partito Democratico si opponga al progetto di legge della Giunta Scopelliti e proponga invece un disegno di riforma complessiva degli Enti pubblici che hanno competenza sul territorio montano e che sia in grado di stabilire funzioni, competenze ed efficienza al fine di garantire lo sviluppo delle aree montane.

Nelle conclusioni sia Carlo Guccione che Mario Franchino hanno condiviso le preoccupazioni e i timori espressi e si sono impegnati nel riportare in Commissione le tematiche e le problematiche discusse durante la riunione.

L’On. Franchino in particolare ha dichiarato che questa battaglia politica ed istituzionale si deve inserire in un contesto più ampio di opposizione al governo Scopelliti attraverso una maggiore incisività del ruolo dell’opposizione in Consiglio Regionale.

Come si vede non vi è stata alcuna riunione clandestina o strumentale, e non sono state compiute iniziative ostili al Gruppo Regionale del PD. Forse non si può condividere la posizione, per altro costruttiva e propositiva dell’On. Franchino ma vorrei ricordare a me stesso che il diritto di critica e il dovere di discussione sono alla base di un grande Partito qual è il nostro.

Il tema secondo me è sul modello del Partito che si vuole costruire, se le premesse sono quelle di volere il PD appiattito e del tutto subalterno alle rappresentanze istituzionali e dunque se il progetto è quello di avere un Partito liquido e non strutturato sui territori e organizzato in maniera capillare nei diversi settori della società, la conclusione non può che essere quella esternata ieri da una parte del Gruppo Regionale e cioè di bloccare ogni discussione e confronto sul ruolo che deve avere il PD in Calabria oggi all’opposizione e domani al Governo.

L’impostazione sperimentata da qualche partito in passato e soprattutto dal Partito Socialista Italiano negli anni 80 sotto la guida di Bettino Craxi per cui sono gli eletti a stabilire la linea politica del Partito è stata superata dalla storia e laddove sperimentata anche nel nostro Partito negli scorsi anni è stata bocciata dagli elettori, del resto su questi temi abbiamo svolto un congresso nazionale nel 2009 ed in quella sede ha vinto una mozione congressuale che contempla un modello di Partito ben preciso e cioè un Partito di iscritti e militanti che discutono e si confrontano, che analizzano i problemi della modernità e che decidono quali candidature proporre all’elettorato.

Il ruolo degli eletti non deve essere né alternativo, né di supremazia rispetto agli organi politici del Partito bensì deve svolgere un ruolo complementare con essi attraverso un confronto proficuo sulle problematiche e deve farsi portavoce delle esigenze che emergono dalla discussione stessa.

In questo senso chi sottolinea l’esigenza di avere una opposizione strutturata, incalzante e capace di denunciare l’imperizia e la negligenza del centrodestra calabrese non si rende responsabile né di lesa maestà né di vilipendio al Gruppo Regionale ma esprime un legittimo pensiero, magari non condivisibile, ma sicuramente non censurabile a priori.

Anche durante la fase del centralismo democratico c’era libertà di discussione e soprattutto nel PD tale diritto, oltre che garantito dallo Statuto deve essere incoraggiato e canalizzato in un dibattito interno serio e schietto.

E’ un dato di fatto che i calabresi non percepiscono la presenza di una forte opposizione e questo è il dato su cui dobbiamo riflettere e che non implica alcuna caccia alle streghe, ma è solo una premessa per poter recuperare un rapporto con i calabresi ricostruendo un’alternativa al centrodestra  a partire appunto da una opposizione di tutto il centrosinistra costruttiva, vigile e ben strutturata.

redazione@approdonews.it