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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Comunali, Filippo Speranza, “Chi è stato il problema per Taurianova non può essere la soluzione” Ieri sera la presentazione della coalizione "Rinnovamento per Taurianova"

Comunali, Filippo Speranza, “Chi è stato il problema per Taurianova non può essere la soluzione” Ieri sera la presentazione della coalizione "Rinnovamento per Taurianova"

Ieri sera è toccato a Filippo Speranza con la sua coalizione “Rinnovamento per Taurianova”, presentare le liste che concorreranno alle prossime elezioni comunali del 20 e 21 settembre quando si dovrà eleggere il nuovo consiglio comunale.
In una serata dal tempo incerto, già era stata rinviata a causa della pioggia, approfittando della timidezza della stessa (pioggia), inizia a parlare Gabriele Sicari in veste di coordinatore della coalizione e fondatore del movimento “Orgoglio Sud”, esordisce ringraziando tutti per la “spinta morale” del progetto che “ci distingue dagli altri”, con delle “liste civiche fuori dai partiti”. Poi introduce il candidato a sindaco Filippo Speranza (con un “applauso” a comando), ricordando in seguito la passata esperienza al fianco del candidato a sindaco Cettina Nicolosi nel 2015 e che in quel caso “abbiamo maturato un’esperienza”, decidendo che con i vari gruppi con i quali si sono seduti, “hanno pensato solo al bene della città e non alle poltrone, decidendo di mantenere la nostra identità, creando un modello di cambiamento”, ossia, “lavorare per i cittadini”. Rimarcando anche il dissesto finanziario dichiarato nel 2017 pari a circa 12 milioni di euro.
Prendendo la parola subito dopo il candidato a sindaco Filippo Speranza, a mo’ di “disinteressata eleganza”, tipica degli anni ’70, introduce alcuni dei suoi candidati al Consiglio Comunale, nell’ordine Rosario Mandaglio, Gino Tassone, Francesco Esposito e Alberto Migliorino i quali hanno fatto dei brevi interventi su diverse conpetenze, dalla cultura, all’imprenditoria fino alla gestione rifiuti.
Dopo i vari interventi prende la parola Speranza e parla per una buona mezzora, rimarcando il fatto che “non mi sono ritrovato in questa sinistra” e parlando del debito comunale che ha causato il dissesto dice, “l’unico sindaco al quale non è stato imputato alcun debito è Emilio Argiroffi”, mentre, “tutti quelli arrivati dopo Argiroffi hanno delle responsabilità” di quei 12 milioni di euro.
Citando alcuni passaggi della delibera della Corte dei Conti, la n. 57/2017 imputa in sintesi a Roy Biasi, sindaco dal 1997 al 2007, “prestiti mai restituiti” ed a Fabio Scionti, sindaco uscente, “errori ed orrori contabili” e che “la gente non ha più bisogno di loro”. Speranza tuona, “Io sono l’alternativa”, in quanto un “delirio di onnipotenza ha cagionato il dissesto” visto che le deleghe al bilancio se l’era tenute per sé. Per quanto riguarda Biasi, “lo sanno pure le pietre che aveva ereditato dei soldi dall’allora sindaco uscente Emilio Argiroffi nel 1997”.
Parlando del programma elettorale, Speranza propone uno “sportello per lo sviluppo locale” dove lo stesso “dice” ogni tipo di contributo da poter utilizzare per tutti, cittadini e imprese, Rimarca anche lui la questione che non è stato ancora redatto il Piano Strutturale Comunale, volano di sviluppo per la città. Poi parla della questione annosa dell’acqua dove si pagano 1 milione e 400 mila euro per bollette del costo della stessa, poi a ruota parla degli impianti sportivi. “Noi siamo quelli che vi stupiremo con effetti speciali”, non appena pronunciata la frase, stava per iniziare un accenno di pioggia, ma solo un accenno. Dicendo poi che se dovesse vincere farà un assessorato ai fondi comunitari anche perché il Comune a causa del dissesto non può “contrarre né mutui né finanziamento” perché non ha la capacità di indebitamento. Un passaggio sulla sanità riguarda “il rafforzamento delle strutture già esistenti, insieme all’assistenza domiciliare”. Infine si propone anche l’istituzione di un “Punto di pronto intervento” e infine, “il termonetro civile si basa sull’assistenza per i deboli”. Chiudendo con la frase, riferita a Biasi e Scionti, “Chi è stato il problema per Taurianova non può essere la soluzione”.
(GiLar)