Co-pilota fuma la sigaretta elettronica in volo: atterraggio di emergenza
Lug 16, 2018 - Giovanni D'agata
Una sigaretta, un atterraggio di emergenza. Il co-pilota di un Boeing
737 della compagnia aerea nazionale Air China, venerdì 13 luglio, non
avrebbe saputo resistere al desiderio di fumarsi una sigaretta mentre
col suo aereo stava volando da Hong Kong a Dalian (nord-est). Il
comandante a quel punto avrebbe deciso di effettuare un atterraggio di
emergenza, visto che sull’aereo è scattato l’allarme anti-incendio,
causando una discesa di emergenza dopo avere, per errore spento l’aria
condizionata a bordo, nella speranza di nascondere il suo svapo.
Durante la discesa repentina per diverse migliaia di metri le maschere
di ossigeno si sono attivate. Lo ha riferito l’amministrazione
dell’aviazione cinese (CAAC) in una conferenza stampa. Secondo il
CAAC, l’incidente, che non ha provocato vittime tra i 153 passeggeri e
membri dell’equipaggio, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, è
stato causato dal copilota, che voleva spegnere un sistema di
ventilazione per impedire che il fumo dalla sua sigaretta elettronica
diffusione dalla cabina di guida alla cabina. Ma il co-pilota ha
commesso un errore e ha spento l’aria condizionata, causando un calo
di ossigeno nella cabina. Questo ha innescato un allarme automatico
che l’aereo avrebbe dovuto salire troppo in alto e ha ordinato ai
piloti di scendere rapidamente. L’aereo ha dovuto scendere a 3.000
metri prima di salire alla sua altitudine di crociera (circa 8.000
metri). I video caricati dai passeggeri mostrano le maschere di
ossigeno appese nella cabina di guida, ma nessun segno di panico a
bordo. È vietato fumare sui voli nazionali o internazionali in Cina.
Non si conosce il destino del copilota.