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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 18 APRILE 2024

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Cittanova, il centrodestra vuole ripartire dai quartieri Incontro-dibattito organizzato da Fratelli d’Italia e Forza Italia

Cittanova, il centrodestra vuole ripartire dai quartieri Incontro-dibattito organizzato da Fratelli d’Italia e Forza Italia
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Serietà, unità, competenza, nel segno del rinnovamento e della discontinuità politica. Sono state le parole d’ordine lanciate in un convegno organizzato da Fratelli d’Italia e Forza Italia a Cittanova. In una affollata sala della Biblioteca comunale i vertici locali dei due partiti si sono dati appuntamento per lanciare messaggi chiari e univoci agli altri, potenziali, partner del centrodestra. L’occasione è stata quella di un incontro-dibattito con la popolazione dove il tema centrale era senza equivoci: “Il centrodestra a fianco della gente. La voce ai quartieri”. Sentire le istanze e le problematiche dal basso, dai quartieri della città attraverso testimoni attivi che vivono quotidianamente la realtà per poi essere assimilati ed elaborati in una futura piattaforma programmatica, e per dare risposte concrete, è stato l’intento degli organizzatori dell’evento.

Alla presenza del consigliere regionale di FdI Alessandro Nicolò, sono stati tanti i cittadini che hanno preso il microfono, in rappresentanza dei loro quartieri, per evidenziare le molte cose che non vanno: dal centro cittadino, alla periferia, alle contrade rurali. “Dalla protesta alla proposta”, slogan caro alla destra politica, è stato il “leitmotiv” della serata, con l’occhio interessato alle prossime elezioni comunali di primavera. E qui sono arrivati i primi distinguo e chiarimenti da parte del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Francesco Rigoli; da quello di Forza Italia, Enzo Megna e dal leader della destra cittanovese Titta Valensise. E il messaggio è stato netto. “Smettiamola – bacchetta Valensise – con i ‘giochini’ politici, pensiamo invece ad avere una squadra forte, capace, intelligente, che sappia sacrificarsi. I giri sulla giostra – ammonisce – andiamo a farli altrove. Qua si lavora nell’interesse di Cittanova. Noi non abbiamo preclusioni, anzi ben vengano tutti i contribuiti, che sono utili e certamente accettati, ma la casa del centrodestra è questa”. E poi lancia un appello “agli uomini di buona volontà”, così li definisce Valensise, “augurandomi – precisa – che il centrodestra vado unito perché in questo modo Cittanova ha le carte in regola per cambiare pagina”, ma con un segno tangibile, fa capire, di novità politica nell’alveo del centrodestra. “L’anima della destra deve essere un’anima sociale, un’anima popolare, un’anima che interpreti i bisogni e le necessità della gente.

E il centrodestra cittanovese – conclude – deve riuscire a fare questo”. Sulla stessa linea l’intervento del coordinatore di Forza Italia, Vincenzo Megna che sulla scorta di quanto affermato parla di spirito costruttivo di un progetto politico alternativo al centrosinistra. “Dobbiamo crescere – spiega – e parlare quello che la gente da anni aspetta sentirsi dire dando risposte concrete. Rimbocchiamoci le maniche in maniera seria, lanciamo questo appello e cerchiamo di costruire”. In maniera più marcata l’intervento del neo coordinatore del partito della Meloni, Francesco Rigoli che amplia il discorso sul nuovo ruolo di cittadinanza. “Oggi il cittadino – spiega – è semplice spettatore dei processi politico-sociali. Prima c’era la partecipazione condivisa e critica – osserva – e i partiti rappresentavano il perno di questo sistema. Ora tutto questo è svanito”. La politica attuale, anche quella cittadina, gioca tanto con le parole e gli slogan vuoti, come quello del cambiamento”.

“Il cambiamento – ragiona il nuovo rappresentante di FdI – passa dal rinnovamento e dalla discontinuità ma anche dal metodo con cui si governa. Lasciando da parte clientele e affari come si è fatto fino adesso e prendendo per mano la competenza e la meritocrazia”. Nel suo discorso, Rigoli lancia una vecchia battaglia della destra cittanovese, la proposta del “bilancio partecipato” e conclude sostenendo che fino ad ora i governi cittadini hanno viaggiato a vista. “Semplicemente si è fatto solo l’ordinaria amministrazione perché alla base non c’era un’idea di paese. C’è bisogno di discontinuità di metodo, politica e di classe dirigente”. Nella sala presenti alcuni amministratori locali, come il sindaco di Oppido Mamertina, Domenico Giannetta, di Varapodio Orlando Fazzolari e l’ex sindaco di Cinquefrondi, attualmente consigliere di minoranza, Marco Cascarano. In sala anche tante rappresentanze politiche cittadine tra cui anche Domenico Fonti approdato da poco tempo nella Lega salviniana che nel suo breve saluto alla platea ha proposto l’idea della consulta dei quartieri legata al bilancio partecipato. Ha parlato di unità del centrodestra, ma anche di discontinuità politica-amministrativa rispetto al passato. E di un futuro sindaco che sia forte, “contrariamente ad altri deboli che sono stati causa del fallimento politico della propria amministrazione e di conseguenza della comunità cittanovese”.