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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Cittanova, “Giornata Memoria” a scuola media “Chitti” Relatore dell'incontro Luigi Mamone: "La Shoah fu l’espressione di un ricorrente pregiudizio antiebraico"

Cittanova, “Giornata Memoria” a scuola media “Chitti” Relatore dell'incontro Luigi Mamone: "La Shoah fu l’espressione di un ricorrente  pregiudizio antiebraico"
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Anche la Scuola Media “Luigi Chitti” di Cittanova , diretta dal dirigente Antonella Timpano, supportata nell’occasione sai docenti Giuseppe Salaris e Maria Rosa Terranova, ha celebrato la giornata della memoria a 72 anni di distanza dalla scoperta dell’orrore del campo di sterminio di Auschwitz nel quale decine di migliaia di deportati, ebrei, zingari di etnia Rom e Sinti, omossessuali e prigionieri di guerra furono trucidati in quello che ancor oggi è definibile con raccapriccio un impianto industriale per sopprimere vite e distruggerne i corpi.

Camere a gas e forni crematori restano le immagini più evidenti di una infernale macchina fondata su un odio razziale accentuato dai postulati Nazisti della superiorità di razza degli Ariani. La realtà fu ben più grave. Prima di essere uccisi i deportati furono sottoposti a privazioni inimmaginabile . considerate cavie, furono oggetto di esperimenti fatti da medici delle SS – se tali potevano essere definiti – nel cui operato lungi dagli intenti scientifici si leggeva solo sadismo e crudeltà. Ma per comprendere meglio le ragioni della Shoah – che non possono essere riassunte solo nell’arco di una vicenda – per quanto tragica – come la seconda guerra mondiale- alla scuola Chitti – si è andati a ritroso nel tempo partendo dall’analisi storica del pregiudizio antiebraico fino a giungere alla Shoah.

Relatore di questa lunga conversazione di storia – improntata con una originale forma di coinvolgimento dei ragazzi delle 4 sezioni della terza media del plesso, è stato il giornalista Luigi Mamone che in oltre due ore di conversazione, partendo dall’editto di Ferdinando di Castiglia e di Isabella di Aragona- il primo delle pianificate azioni di persecuzione antiebraica, si è soffermato sulle ragioni che, con intervalli di tempo regolari, videro, sovrani, papi, governi e dittatori accanirsi contro le comunità ebraiche, presenti e floridamente sviluppate in tutta Europa. Dall’iniziale contrasto di carattere economico con i domenicani- istitutori dei Monti di Pietà e che mal sopportavano il prestito di denaro ad interesse che invece era praticato dai mercanti ebrei, alle politiche di esproprio dei beni , alle campagne di forzate conversioni, alle restrizioni sempre più stringenti per coloro che non si fossero convertiti.

Mamone si è soffermato in particolare sulla lunga pagina di storia che si lega al Ghetto di Roma e alle Cinque Scholae: l’edificio che all’interno del Ghetto consentì per secoli alle vari etnie di praticare i riti religiosi tipici delle loro terre d’origine, quali il “Sefardita”, “l’Aschenazita” e il “Benei Roma”. Allora- come nel secolo scorso, alla radice delle persecuzioni vi furono ragioni economiche: Ferdinando e Isabella , per rimpinguare le casse del regno dissanguate dalle spedizioni navali alla conquista delle americhe, Il papato per evitare un vero fallimento economico, e nel secolo scorso, gli araldi della Razza Ariana di una Germania oberata dai debiti della prima guerra mondiale.

Con la differenza che la SHOAH è poi andata oltre, divenendo un momento di follia collettiva da parte degli gerarchi del Terzo Reich che in nome di una visione nazionalistica fondata su aberranti markers di supremazia razziale diedero vita al più eclatante genocidio del XX secolo, caratterizzandolo non tanto per l’odio e la ferocia che è nota comune ad ogni contrasto su base razziale ma per la fredda e cinica strutturazione di una azione pianificata di spoliazione, sfruttamento e sterminio. Filiera delle sopraffazione e delle morte costata alla vita a oltre 6.000.000 di persone innocenti.

I ragazzi della Chitti per quasi due ore hanno seguito con attenzione il lungo viaggio nella storia loro porto con un linguaggio immediato e facilmente comprensibile da Luigi Mamone, al quale hanno poi posto numerose domande che hanno consentito loro di realizzare validi parallelismi sulla fra le Shoah nazista e le nuove diaspore di popoli in cammino verso l’ignoto, in perenne fuga dalle guerre e dal terrore, a costo di affrontare su barconi sovraccarichi l’ignoto del mare aperto: verso una libertà che deve essere fondata sul rispetto dell’uomo , sula tolleranza religiosa, e sull’accoglienza, per evitare nuove tragedie come la Shoah.