Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Cittanova, erogate 6 borse lavoro per ex detenuti

Cittanova, erogate 6 borse lavoro per ex detenuti

Serviranno per la reintroduzione lavorativa e sociale di sei cittadini con problemi di tipologia giudiziaria

Cittanova, erogate 6 borse lavoro per ex detenuti

Serviranno per la reintroduzione lavorativa e sociale di sei cittadini con problemi di tipologia giudiziaria

 

 

SEI BORSE LAVORO PER EX DETENUTI – Diventerà operativa, dal prossimo mercoledì 12 settembre, la collaborazione di sei soggetti – che in passato hanno contratto problemi con la giustizia – con il Comune di Cittanova. Una collaborazione concreta, destinata a lavori di utilità sociale e pubblica, attraverso la quale sarà possibile tentare la reintroduzione dei destinatari del progetto nella vita attiva della comunità cittadina.

ITER BUROCATICO – Il percorso burocratico inizia con il decreto regionale n. 4686 dell’11 -4-2012, con il quale la Regione Calabria ha assegnato alla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Calabria un contributo per interventi socio – assistenziali urgenti in favore di famiglie di detenuti, ex detenuti, o con problematiche giudiziarie in corso che vivono una condizione di grave disagio sociale. La Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Calabria ha, in seguito, comunicato la disponibilità di poter erogare sei borse lavoro della durata di 3 mesi ciascuna per l’inserimento lavorativo e il conseguente sostegno alla famiglia dei soggetti con problemi giudiziari. L’ufficio di Servizio sociale del Comune di Cittanova – diretto da Ettore Furfaro – ha poi verificato l’effettiva situazione di disagio di diversi soggetti appartenenti alla comunità cittanovese. L’analisi messa in campo dall’ufficio municipale ha fatto emerge due necessità riguardanti i sei soggetti interessati: il recupero sociale e, contestualmente, uno strumento per intervenire nella grave situazione economica personale e del nucleo familiare dei soggetti stessi.

La disponibilità dell’Amministrazione comunale ad ospitare le sei borse lavoro e la successiva stipula di una convenzione tra il Comune di Cittanova e con la Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Calabria, si è concretizzata nell’assunzione part time (4 ore giornaliere) per tre mesi, di sei soggetti interessati da problematiche giudiziarie.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO – Soddisfazione l’ha espressa in sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà. «Sull’erogazione delle sei borse lavoro per soggetti interessati da problemi giudiziari – ha affermato il primo cittadino – stiamo lavorando da circa un anno. L’assunzione di sei detenuti, per un periodo di tre mesi, ci consente di partecipare fattivamente, e in modo utile per la comunità, al reinserimento di queste persone nella vita della nostra cittadina».

UN PO’ DI STORIA – La svolta, in termini legislativi, nel sistema penitenziario si ha con la legge n. 663 del 1986: la legge Gozzini. L’intento era quello di affermare la prevalenza della funzione rieducativa della pena mettendo in secondo piano le funzioni di prevenzione attraverso la paura della pena che nei paesi civilizzati sono alla base dello strumento penale. In tal senso la legge dà attuazione all’art. 27 della Costituzione, che vieta una pena detentiva in violazione dei diritti umani e afferma che la pena deve tendere alla rieducazione del carcerato. Uno dei punti chiave di questa norma è l’affidamento al servizio sociale dei detenuti: il criminale condannato a meno di tre anni di detenzione può subire alcune limitazioni alla sua libertà di circolazione o alle sue frequentazioni, essendo però inserito in un programma di riabilitazione che prevede fra le altre cose l’inserimento del mondo del lavoro e la disintossicazione da eventuali dipendenze.

.