Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Cinquefrondi, fiaccole silenti contro violenza di genere Riuscita la manifestazione serale "Nessun Buio" organizzata dall'amministrazione comunale

Cinquefrondi, fiaccole silenti contro violenza di genere Riuscita la manifestazione serale "Nessun Buio" organizzata dall'amministrazione comunale
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Verbi come isolare, minacciare, perseguitare, opprimere sono il corollario delle offese che molto spesso le donne subiscono in silenzio e di cui portano i segni e le ferite nell’anima prima ancora che nel corpo. Con “Nessun Buio! In cammino contro la violenza” l’amministrazione comunale ed il Servizio Civile Nazionale hanno chiamato a raccolta la cittadinanza, i giovani e soprattutto le donne per marciare e manifestare, di sera fiaccole alla mano, contro ogni forma di abuso e vessazione nei confronti dell’altra metà del cielo proprio per riaffermare il sacrosanto diritto alla piena libertà di vita delle donne con corteo al quale hanno preso parte anche la parrocchia, le associazioni ed esponenti politici di altri comuni.

Già 114, infatti, sono state le donne che nel nostro paese nei primi dieci mesi di quest’anno hanno perso il diritto ad esistere per mano criminale. Praticamente, una ogni tre giorni, una strage silenziosa commemorata in occasione della Gionata mondiale contro la violenza sulle donne. I Commenti. «Una serata importante – ha detto il sindaco della città Michele Conia – nella quale abbiamo voluto ricordare tutte le vittime facendolo di sera, veicolando il messaggio forte che le strade appartengono a tutti per abbattere una subcultura fatta di stereotipi, di maschilismo abitudinario, che dobbiamo tentare di sradicare lanciando una sfida a questa comunità ma all’intero territorio». Valutazione ripresa da Gabriella Valentino, assessora alle Pari opportunità del comune cinquefrondese: «Partiamo dalle donne per coinvolgere gli uomini, perché non tutti gli uomini sono bruti o assassini.

La maggioranza sono quelli che le donne le amano e stasera qui ne abbiamo testimonianza. Un problema da attenzionare partendo dall’età scolare inculcando nei giovani e giovanissimi la cultura della parità di genere per stroncare sul nascere gli amori criminali, un amore che non è amore». Per Caterina Latorre, assessora alle Pari opportunità del Comune di Rosarno, si tratta di un problema culturale «che ci porta a sottovalutare l’importanza e la dignità dell’essere umano. Noi siamo qui per testimoniare che tutto si può ribaltare, educando le donne ed aiutando gli uomini» mentre per Michele Galimi, coordinatore dei circoli democratici della Piana, è doveroso fare «testimonianza attiva, perché nessuno dimentichi, si rifletta e magari si legiferi in maniera diversa.

Sembra quasi esserci un’assuefazione a questi atroci delitti ma è compito di ognuno schierarsi dalla stessa parte: quella della difesa delle donne». Un evento al quale non ha voluto mancare anche Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido e consigliere metropolitano: «Quello della violenza di genere è un cancro sociale che va estirpato e più se ne parla e meglio è. Probabilmente per troppo tempo si è taciuto di questo fenomeno che investe la nostra società e non è civile se questo succede. E’ doveroso ribellarci alla violenza sulle donne, e già parlarne è il primo passo. Il secondo è denunciare».

«E’ un fenomeno che non si arresta purtroppo – ha dichiarato Franca Ieranò dell’associazione Progetto Donna che presenterà proprio oggi una iniziativa denominata “Nessun Dorma” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – ma noi siamo qui perché consideriamo questa una serata di valore per manifestare contro la violenza e sperare in un futuro migliore partendo dai percorsi di prevenzione che si devono costruire innanzitutto a scuole ed in famiglia». Dello stesso avviso anche la poetessa e docente del liceo Rechichi, Rosanna Giovinazzo: «Una serata importante ma non basta. Perché se il primo intervento deve avvenire sui banchi scolastici che rivestono per la società futura un ruolo fondamentale, sensibilizzando attraverso la cultura, è nell’educazione al rispetto della donna nella sua peculiarità che risiedono le orme di un percorso ancora molto lungo». Una serie di interventi dal palco allestito in piazza sotto una significativa installazione di ombrelli rossi aperti, la proiezione di un video a tema da parte degli alunni del Liceo Musicale e le performance artistiche del soprano Caterina Francese e del M° Cettina Nicolosi hanno quindi concluso una serata davvero ricca di spunti di riflessione.