Quando si gioca a tombola c’è sempre qualcuno che dà i numeri. E
purtroppo quei numeri al sito del Governo Italiano (Soldipubblici.gov.it)
non li abbiamo dati noi del Movimento 5 Stelle, ma l’amministrazione
comunale di Rende. Perciò abbiamo interrogato il Sindaco e la Giunta sulle
cifre, a volte astronomiche, che compaiono on line su un portale
istituzionale, per spiegare a tutti i cittadini di Rende – e non solo al
Consigliere del Movimento 5 Stelle che può bussare alla porta
dell’assessore di turno – nel dettaglio, voce per voce, a cosa si
riferiscono.

All’assessore al Bilancio, Crusco, che si dice stanco di dare spiegazioni,
ricordiamo che il suo compito prevede anche questo: ossia di dare
spiegazioni ai cittadini del suo operato. Ricordiamo, inoltre, che è
proprio sui numeri e sulle cifre del bilancio che si è condotta la campagna
elettorale nel nostro Comune che è stato oggetto di indagini dell’Antimafia
e poi di un Commissariamento. Da un assessore tecnico nominato, e perciò
non eletto da nessuno, ci saremmo aspettati una risposta tecnica e non
politica, come invece ha fatto Crusco, pur di evitare di rispondere nel
merito.

Ribadiamo quindi che tutt’altro che personale è la richiesta di
delucidazioni sulle spese fatte con i soldi dei cittadini rendesi.
Tutt’altro che personale è, soprattutto, il nostro monito all’utilizzo del
denaro pubblico. Tutt’altro che personale è, infine, la richiesta di
massima trasparenza che chiediamo all’esecutivo in carica.

Rilanciamo dunque l’interrogativo all’assessore Crusco: a cosa si
riferiscono queste cifre esose elencate genericamente e in maniera
superficiale? Il Movimento 5 Stelle di Rende non vuole brutte sorprese per
i cittadini e pretende legittimamente che tutto sia dettagliato e non
generico, visto lo scalpore provocato da queste cifre.

Noi guardiamo agli errori del passato per evitare che non si ripetano in
futuro. Il nostro è un invito alla nuova amministrazione per il bene di
tutta la collettività, non per giocare a tombola – dato che il Natale è
passato – ma per evitare brutte sorprese nell’uovo – dato che la Pasqua – è
prossima.