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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Ciappina, le attività del Comune di Palmi per contrastare la povertà educativa Da tempo si è sviluppato un interesse verso tali povertà, con programmi e fondi anche ad hoc, che però certamente non bastano per intervenire su problematiche così tanto radicate e notevolmente accentuate in questo ultimo anno di crisi pandemica

Ciappina, le attività del Comune di Palmi per contrastare la povertà educativa Da tempo si è sviluppato un interesse verso tali povertà, con programmi e fondi anche ad hoc, che però certamente non bastano per intervenire su problematiche così tanto radicate e notevolmente accentuate in questo ultimo anno di crisi pandemica

La povertà educativa riguarda diverse dimensioni, come le opportunità culturali, scolastiche, relazioni sociali o le attività formative, che vanno considerate nel loro insieme. Per questo motivo possiamo parlare di povertà “educative”, al plurale, perché si tratta di un problema che comprende più ambiti, compreso naturalmente quello legato alle difficoltà economiche, molto più rilevante al sud Italia.
Da tempo si è sviluppato un interesse verso tali povertà, con programmi e fondi anche ad hoc, che però certamente non bastano per intervenire su problematiche così tanto radicate e notevolmente accentuate in questo ultimo anno di crisi pandemica.
La pandemia, infatti, non ha fatto altro che far emergere e porre in essere molteplici problematiche e necessità che rischiano di travolgere le famiglie e l’intero sistema sociale, mettendo in crisi tre diritti fondamentali: quello all’infanzia, quello all’istruzione e quello alla salute. L’isolamento, la chiusura di scuole e altri spazi di aggregazione hanno fatto aumentare le povertà educative, portando alla luce l’annosa questione delle persistenti differenze “regionali” in settori quali la sanità e i servizi sociali dove le istituzioni locali sono impegnate in prima linea per fronteggiare ogni tipo di necessità e di bisogno dei cittadini, oggi acuite dalla crisi pandemica. Ed è proprio sulla base di tali considerazioni che è importante “ri-progettare” e pensare in modo nuovo e strutturato ai servizi sociali, che, oggi più che mai, devono stare al passo con esigenze che mutano velocemente. L’Amministrazione Comunale, in tale ottica, ha quindi avviato e sostiene un progetto di cambiamento che ha visto, durante quest’ultimo anno, l’attivazione di servizi importanti – quali ad esempio lo sportello affido e adozioni curato da M’ama Calabria – e la programmazione di collaborazioni con altre Istituzioni, Enti e associazioni del territorio, consapevoli dell’importanza di “fare rete” per contribuire alla crescita territoriale. La programmazione e la ri-progettazione in chiave moderna dei servizi può avvenire con il supporto e la collaborazione del personale tutto che opera quotidianamente negli uffici, ascoltando le necessità e le esigenze dei cittadini e attivando tutti i servizi a disposizione.
Grazie inoltre al supporto del personale del Progetto PON INCLUSIONE oggi “Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale”, promosso dall’Ambito di Rosarno, è stato possibile avere presso i servizi un’equipe multidisciplinare – composta da assistenti sociali, psicologi, educatori, mediatori culturali” in grado di intervenire sulle fasce legate alla povertà e reddito di inclusione e che collabora con il personale “strutturato” dell’ufficio al fine di consentire l’erogazione di servizi intesi nella loro globalità con azioni di supporto su più livelli. In tale ambito, è stato possibile realizzare, per la prima volta sul territorio comunale degli interventi “educativi”, di rafforzamento e di supporto, sia domiciliare che presso la sede del Comune, rivolti a cittadini che, trovandosi in situazioni difficili – condizioni economiche, sociali ecc – possono accedere a tali servizi. Il servizio ha ricevuto una risposta positiva da parte delle famiglie, che hanno riconosciuto la fondamentale importanza del nostro supporto come proiezione verso un futuro migliore.
In quest’ottica di innovazione dei servizi sociali, resi più moderni e più legati alle esigenze reali del territorio, fondamentale diviene dunque pensare in maniera “globale”, avviando un processo di cambiamento che passi anche da un approccio diverso ai servizi, al quale come Amministrazione crediamo molto, e che miri all’inclusione,
L’Amministrazione sta portando avanti la progettualità proprio nell’ottica di una ristrutturazione e sta ripensando in modo nuovo e contemporaneo i servizi sociali, con l’obiettivo concreto di renderli moderni e più adatti a rispondere alle esigenze che di volta in volta emergono dal territorio.