Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Cesareo: “La mia denuncia un invito a dotare la nostra terra di un piano antisismico”

Cesareo: “La mia denuncia un invito a dotare la nostra terra di un piano antisismico”

| Il 19, Nov 2012

Parla il medico che ha denunciato le carenze strutturali del presidio ospedaliero San Francesco di Paola

# Il dottor Cesareo spiega le ragioni della sua denuncia circa le condizioni in cui versa il presidio ospedaliero di Paola 

# Presidio ospedaliero San Francesco di Paola: “Gravi le condizioni strutturali” 

Cesareo: “La mia denuncia un invito a dotare la nostra terra di un piano antisismico”

Parla il medico che ha denunciato le carenze strutturali del presidio ospedaliero San Francesco di Paola

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Non ho alcuna intenzione di polemizzare su argomenti che ritengo di vitale importanza, anche perchè non ho mai ritenuto di essere in possesso di verità! Sento il dovere, però, di riportare verità storiche su questioni che mi vedono, mio malgrado, attore e tanto da essere categhizzato come sovvertitore! Innazitutto sono venuto a conoscenza, da spettatore, dello studio della commissione “Barberi” solo nel mese di ottobre u.s., durante i lavori di un consiglio comunale tenutosi a Cetraro. Ho ritenuto, per senso civico, mio dovere allertare le Istituzioni preposte su una questione di rilevante interesse della incolumità pubblica del personale e dei pazienti che utilizzano una struttura pubblica, ripeto non da me, ritenuta un micidiale cocktail di rischio sismico e idrogeologico, con il chiaro intento di evidenziare che il problema vero non è tanto prevedere, quanto prevenire. Lasciamo che le autorità adite, se ne ravvisano i presupposti, facciano il loro percorso tenendo certamente conto di tutte le indagini espletate e, se lo ritengono giusto ed utile ne commissionino altre e più profonde volte a garantire l’incolumità di quanti sono costretti ad operare ed a servirsi degli stabilimenti ospedalieri tutti. A tale proposito, all’inizio del mese di giugno, quindi in tempi non sospetti, avevo organizzato una riunione con la dirigenza medica e con esponenti del comparto, per cercare di dare una sorta di organizzazione per l’emergenza/urgenza in caso di catastrofe. Infatti, le domande pertinenti che si pongono i cittadini della nostra Regione, che è una zona sismogenetica, sono le seguenti: dove rifugiarsi in caso di terremoto; come e chi deve organizzare i soccorsi. Pertanto, la denuncia è un evidente invito a chi di competenza perchè si adoperi a dotare la nostra terra di un piano antisismico. Non vedo cosa abbia a che vedere con ciò la mia controversia con l’attuale Direttore generale dell’ASP di Cosenza, per la quale intendo pubblicamente ringraziare “Liberisempre” per il senso della democrazia e della libertà mostrati anche in quel contesto. Eventuali contenziosi, chiaramente, sono abituato ad affrontarli nelle sedi preposte, con dignità, tolleranza, civiltà, determinazione e non certo per ripicca. Nè potrei mai “sparare” pregiudizialmente su un nosocomio che mi ha visto dipendente ed al quale sono legato da ricordi indementicabili. E’ vero, però, che sono stato e sono fiero oppositore di un piano che ritengo irrazionale e pericoloso per i pazienti, che vede un centro spoke posto su due stabilimenti distanti, fatto penalizzante per l’intero territorio tirrenico, anche perchè solo il nostro sarebbe destinato a rimanere figlio di un Dio minore, visto che Castrovillari ha il centro spoke su di un’unica struttura e così sarà anche per lo Jonio dove sono state già stanziate le somme per la realizzazione di un nuovo centro per allocare lo spoke. Personalmente, poi, non sono mai stato affascinato da mere questioni campanilistiche, per cui se venisse individuato il luogo dove realizzare un unico centro spoke tra Paola, Cetraro, Bonifati, Acquappesa, Fuscaldo, a me andrebbe benissimo. Su questa questione ho interesse a battermi, per mettere le basi per una migliore e più qualificata risposta sanitaria, per quel diritto alla salute previsto costituzionalmente e che non possiamo non avere come comune obiettivo. Nè sono abituato a suggerire nulla a chi è peggior sordo di chi non vuole sentire! Spero vivamente di aver chiarito la mia posizione e di non essere tirato per la giacca in polemiche sterili e speciose che non fanno onore a nessuno.

Dott. Vincenzo Cesareo