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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Centro Studi Aletheia vuole la rinascita di Lamezia Apertura verso un dibattito costruttivo per lo sviluppo del territorio

Centro Studi Aletheia vuole la rinascita di Lamezia Apertura verso un dibattito costruttivo per lo sviluppo del territorio
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In un periodo di forti cambiamenti economici e sociali, con ricadute pesanti sulla crescita della comunità, è con rammarico che si assiste, in città, ad una “calma piatta” in merito al dibattito che dovrebbe svolgersi sul futuro del nostro territorio.
Al di là dell’ovvio e delle frasi di rito che i politici pronunciano sulla bellezza dei luoghi, sulle risorse territoriali come volano di sviluppo, sulle potenzialità che Lamezia esprime (frasi e riti che da oltre venti anni risuonano in città come le sirene di Ulisse ma che sono rimaste tali per manifesta incapacità strategica), non si assiste ad un dibattito/confronto che dovrebbe partire innanzitutto dalle forze vive e attive presenti sul territorio.
In altri contesti, forse più dinamici, la politica rappresenta solo uno degli attori coinvolti, grande spazio però viene occupato dalla società civile (associazioni), dalle forze produttive e dall’elite culturale che, ognuno dal proprio osservatorio, partecipa alla vita pubblica.
A Lamezia no; a Lamezia queste forze sono silenti, stanche, depresse.
Schiacciate da condizionamenti e dipendenze che fanno male alla vita pubblica, faticano ad emergere ed a “prendersi” quello spazio che gli è proprio. Faticano a partecipare anche perché, “costrette” da cause maggiori, si allontanano dal proprio contesto di riferimento e, quelle poche che rimangono, sono voci “inascoltate” perché libere dal sistema.
A tal proposito è di profondo interesse lo studio proposto dal Censis, “Il grande disinvestimento: con i giovani che se ne vanno, in dieci anni il Sud perde 3,3 miliardi di euro di investimento in capitale umano e 2,5 miliardi di tasse che emigrano verso le università del Nord”.
Giovani del Sud, quindi anche Lametini che, progressivamente, stanno spostando le proprie energie in territori più accoglienti, inclusivi e stimolanti investendo in altro modo il proprio bagaglio di conoscenze, competenze e, non ultimi, quattrini.
Se vogliamo che la città e il suo territorio, il Lametino inteso non solo come area geografica ma come idea amministrativa e politica, rinascano e si avviino verso un cammino fattivo, dobbiamo liberarci da quella condizione di assistenzialismo la quale non fa altro che alimentare, in modo spietato e misero, la spirale di rilassamento intellettuale, di inventiva e operosità che invece contraddistinguono i calabresi inseriti in altri contesti (in questo caso il richiamo dell’estero ai tanti giovani calabresi e lametini, professionalmente preparati, è molto forte); dobbiamo portare, tutti insieme, un contributo in termini di dibattito e confronto per ridare voce e dignità ad un contesto da troppo tempo mortificato e subalterno, per scelte politiche, ad altri territori.
Invitiamo, quindi, le forze politiche e tutte quelle forze sane del nostro territorio, a tramutare questo amaro scenario in proposte concrete per garantire un dibattito ed un confronto costruttivo a favore della Città nella sua interezza sociale, economica e politica.
Il Centro Studi Aletheia c’è e darà il proprio contributo alla causa.
Lamezia Terme è centrale, non soltanto fisicamente. È bene che i lametini tutti se ne ricordino e ne prendano definitivamente coscienza pratica.