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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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C’è intesa tra Ance e Comune di Reggio Calabria L'Associazione dei costruttori edili: «Vogliamo rafforzare la sinergia con l'Amministrazione comunale»

C’è intesa tra Ance e Comune di Reggio Calabria L'Associazione dei costruttori edili: «Vogliamo rafforzare la sinergia con l'Amministrazione comunale»
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Nelle ultime settimane sono state numerose le notizie e le proposte sui Lavori pubblici, un settore decisivo per le sorti delle imprese edili che costituiscono parte rilevante dell’economia cittadina. Ance Reggio Calabria esprime apprezzamento per l’impegno del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’Amministrazione comunale, ma intende fornire anche un contributo per migliorare quei provvedimenti che la giunta municipale si appresta a varare.

In particolare, i costruttori edili plaudono alla prossima ripartenza di cantieri storici rimasti per anni bloccati, come quello del Parco lineare sud, e guardano con speranza alle opere del Decreto Reggio che sono state inserite nel cronoprogramma per il 2016. Ance ribadisce inoltre la propria disponibilità a collaborare sulla riprogettazione delle opere, la cui ideazione in alcuni casi risale alla fine degli anni Ottanta. Proprio la progettazione scadente, assieme alle difficoltà delle pubbliche amministrazioni nel pagamento degli stati di avanzamento dei lavori, è una delle cause dei ritardi nella realizzazione delle opere. Per questo Ance si è già attivata sul nuovo metodo di progettazione Bim, che sarà illustrato in un prossimo seminario, nel quale saranno coinvolte la pubblica amministrazione e gli ordini professionali, prima di veri e propri corsi di formazione su questa materia.

Dall’effettiva ripartenza dei cantieri del Decreto Reggio – sottolinea l’associazione di Via Torrione – dipende la riattivazione dei circuiti economici cittadini legati all’edilizia. Gli investimenti previsti dal Decreto Reggio possono davvero incidere sulle dinamiche del tessuto produttivo di questo territorio che ha sofferto particolarmente, per la propria debolezza strutturale, negli anni più duri della crisi.

Proprio le difficoltà economiche delle imprese sono state la causa di molti ribassi eccessivi in gare d’appalto anche di grande valore. Spesso, dietro offerte eccessivamente contenute, non si celano intenti fraudolenti ma un’autentica disperazione che induce un imprenditore ad annullare ogni margine di profitto pur di aggiudicarsi un’opera, evitare il fallimento e salvare posti di lavoro. Questo non giustifica ma spiega l’origine di un fenomeno che può essere efficacemente arginato rispolverando il protocollo d’intesa, già stipulato negli anni scorsi, tra l’Ance e l’amministrazione di Palazzo San Giorgio. La partecipazione della categoria dei costruttori ai tavoli con la Suap e il Comune per la valutazione della congruità delle offerte, in particolare, garantisce un metodo di trasparente collaborazione che ha già dato in passato eccellenti risultati.

Quanto all’ipotesi di una white list di imprese, Ance Reggio Calabria ritiene si tratti di una soluzione certamente utile a garantire legalità e trasparenza. Tuttavia è necessario richiamare l’attenzione sulla complessità della procedura amministrativa della Prefettura, su cui più volte, in passato, l’associazione dei costruttori edili è intervenuta. Alla data dello scorso 11 gennaio, risultavano iscritte alla white list dell’Utg appena 12 aziende, con molte richieste che sono scadute e altre 405 domande di iscrizione che risultano ancora inevase: alcune da oltre un anno e mezzo. Tra l’altro, si tratta di uno strumento a cui non possono avere accesso le ditte che appartengono alla categoria degli esecutori di lavori, ovvero la stragrande maggioranza. L’apertura dell’albo delle imprese di fiducia ad ambiti diversi da quello dell’edilizia cimiteriale potrebbe essere una valida alternativa che, anche attraverso il lavoro della commissione ispettiva di valutazione sui cantieri, potrebbe contemperare l’esigenza di legalità e la realizzazione delle opere in tempi certi.

Infine, Ance condivide l’idea di attribuire una “corsia preferenziale” alle imprese che hanno subito richieste estorsive, fenomeno tristemente diffuso e pervasivo nel nostro territorio; a queste aziende merita di essere concessa la possibilità di un rientro a pieno regime nel circuito economico, ma andrebbe valutata, per altro verso, la possibilità di riconoscere una premialità, nell’ambito dell’albo delle imprese di fiducia, alle aziende più efficienti, puntuali e dotate di un “bollino blu” di legalità in materia di antimafia e rispetto delle normative giuslavoristiche e sulla sicurezza dei cantieri. Questi suggerimenti – conclude Ance – intendono rappresentare un contributo costruttivo per rafforzare la relazione sinergica con il Comune, in un rapporto di dialogo imprescindibile e nell’interesse di tutta la comunità cittadina.