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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Catonateatro, Lello Arena sarà “L’avaro” di Molière

Un grande classico della commedia francese protagonista all’arena “Alberto Neri”. L’attore napoletano indosserà i panni del vecchio taccagno Arpagone

Catonateatro, Lello Arena sarà “L’avaro” di Molière

Un grande classico della commedia francese protagonista all’arena “Alberto Neri”. L’attore napoletano indosserà i panni del vecchio taccagno Arpagone

 

 

Quando si parla di commedia teatrale non si può non pensare a “L’avaro” di Molière, il classico per eccellenza interpretato e rivisitato da una schiera infinita di attori e registi.
L’arena “Alberto Neri” accoglierà quello firmato da Caludio Di Palma che ha affidato il ruolo del burbero taccagno a Lello Arena. Il famoso artista napoletano si accinge per la terza volta, dopo “Tartufo” e “George Dandin”, a interpretare un testo dell’autore francese, sfoderando tutte le sue doti teatrali.
Partito dal cabaret con l’indimenticato Massimo Troisi (con il quale ebbe un sodalizio artistico e privato forte e autentico), per Lello Arena sono stati importanti i successi di pubblico e soprattutto di critica per le sue interpretazioni cinematografiche (“Ricomincio da tre” e “Scusate il ritardo” su tutti). La televisione poi è stato il mezzo che gli ha donato una notorietà totale.
Negli ultimi anni teatro, doppiaggio e scrittura sono state le aree in cui ha sfoderato la sua esperienza e la sua competenza.
Sabato 3 agosto con inizio fissato per le ore 21.15, il pubblico di “Catonateatro” avrà il piacere di vederlo nella tipica casacca nera di fine seicento che avvolge l’avaro Arpagone.
L’uomo, padre di due figli, Elisa e Cleante, si dimenerà tra matrimoni non graditi, amori segreti, furti e colpi di scena, attraverso uno straordinario testo sicuramente comico ma dalle sfumature marcatamente tragiche.
«Una maschera in cui il dolore, dissimulato col riso, diventa smorfia atroce». Così il critico letterario Giovanni Macchia, identifica in modo esemplare “L’avaro” di Molière.
Un mondo intimamente corrotto di straordinaria e persistente contemporaneità che si articola intorno al vizio capitale dell’avarizia. Arpagone è complementare a tutti i personaggi dell’opera, la sua perversione lo conduce ad una solitudine apparentemente compiaciuta e strafottente, ma che lo costringe a perdere poi quasi più di quanto abbia cercato di trattenere. È la sua stessa fragilità che balzerà limpidamente agli occhi del pubblico nei vari atti, destinando il protagonista al tormentoso succedersi di buffo e drammatico.
Sul palco di “Catonateatro” insieme a Lello Arena ci saranno Fabrizio Vona e Francesco Di Trio con le colleghe Valeria Contadino e Giovanna Mangiù.
La “Polis Cultura” continua a ritenersi soddisfatta del buon andamento della stagione che vedrà alternarsi, nei vari appuntamenti di agosto, generi e tipologie di spettacoli per offrire alla platea un ventaglio culturale ricco e di alto livello.