«Sia restituito ai cittadini il campo da basket di Piazza Brindisi, nel quartiere Lido». È quanto affermano in una nota gli attivisti del Meetup In Territorio 5 Stelle Catanzaro, che aggiungono: «La piazza è teatro del Magna Grecia Film Festival soltanto pochi giorni l’anno, per i restanti mesi deve ritornare ad essere centro di aggregazione e di sport per i cittadini e non emblema del degrado urbano e sociale della città. Non possiamo che essere d’accordo con gli organizzatori del Memorial Gigi Dattilo, che da anni si battono per la ristrutturazione del campo e con quanto affermato recentemente dal consigliere di minoranza Antonio Giglio. In realtà tutta la zona del lungomare è in palese stato di abbandono e di degrado, ravvisabile nello stato di incuria in cui versano la pista ciclabile, le aiuole e le fontanelle e del lungomare. Ma siamo certi che l’amministrazione comunale sia pronta a nascondere la polvere sotto il tappeto, rattoppando il tutto in vista del Magna Grecia Film Festival».
«Lo stesso ragionamento – continuano gli attivisti – dovrebbe valere per tutti i campetti comunali sparsi per la città, vittime dell’abbandono da parte dell’amministrazione comunale, che evidentemente preferisce le grandi opere da annunciare trionfalisticamente sulla stampa perché portano maggior consenso. La città di Catanzaro ha bisogno di centri di aggregazione per i giovani, che devono ritornare a vivere le vie dei propri quartieri in maniera sana e pulita, come solo lo sport sa insegnare».
Il Territorio 5 Stelle conclude: «Stiamo studiando il modo di far partire una raccolta fondi per cercare di restituire il campetto ai giovani per lo sport, onde sottrarli al degrado sociale ed alla microcriminalità, conseguenze dirette dello squallore urbano. Il lassismo con cui anche le vecchie amministrazioni comunali si sono occupate dei centri periferici della città, è il segnale evidente di come la vecchia politica sia incapace di avere a cuore i propri cittadini. Una città degradata è il sinonimo di un’amministrazione che non funziona».