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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Caso Ruby, Marziale e Pedrini: “Basta gossip, solo verità”

Caso Ruby, Marziale e Pedrini: “Basta gossip, solo verità”

“Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori ha il diritto di conoscere la verità”

Caso Ruby, Marziale e Pedrini: “Basta gossip, solo verità”

“Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori ha il diritto di conoscere la verità”

 

“La giornata odierna è da considerarsi cruciale e nevralgico per la storia del Paese, perché la richiesta di processo immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi, per presunti reati di prostituzione minorile, implica conseguenze non solo giuridiche e politiche, ma culturali ed insieme etiche rispetto alla posizione italiana nell’ambito della tutela dei minori”: è quanto dichiarano il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, e Alessandro Pedrini, direttore generale dell’Osservatorio, che precisano: “Abbiamo sin qui deciso di tacere, respingendo diversi stimoli giornalistici, perché ciò che ci interessa è la sostanza della verità, non già la bagarre gossippara”. “Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori – continuano Marziale e Pedrini – ha il diritto di conoscere la verità. Per tali ragioni la nostra posizione è di estrema deferenza nei confronti della magistratura e, insieme, nei confronti dell’istituto della presunzione di innocenza fino a prova contraria. Così come, ci premerebbe che l’attenzione non fosse rivolta soltanto al cosiddetto “Caso Ruby”, ma allo stuolo di minorenni che ogni giorno sono costrette a prostituirsi nel nostro Paese, che non sono figlie di un dio minore”. Gli esponenti dell’Osservatorio così concludono: “Crediamo fortemente nelle Istituzioni dello Stato, poniamo la tutela del minore al di sopra di ogni altra cosa, riteniamo che nessun potere costituito possa e debba godere di impunità rispetto ad ogni forma di offesa e aneliamo che la magistratura agisca con obiettività: assicurare alla Giustizia un reo, ma Dio non voglia mai che un innocente venga ricoperto da un marchio così tanto infamante”.

redazione@approdonews.it