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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Caso Fallara, slitta la sentenza per Scopelliti. Difesa: “Responsabilità fu della dirigente”

Caso Fallara, slitta la sentenza per Scopelliti. Difesa: “Responsabilità fu della dirigente”

L’avvocato D’Ascola assente per ragioni di salute, prossima udienza il 27 marzo. Intanto in aula arriva l’arringa di Labate: “Nessun rilievo penale nelle accuse al governatore”. L’accusa ha chiesto 5 anni e l’interdizione

Caso Fallara, slitta la sentenza per Scopelliti. La difesa: «Responsabilità fu solo della dirigente»

L’avvocato D’Ascola assente per ragioni di salute, la prossima udienza sarà il 27 marzo. Intanto in aula arriva l’arringa di Labate: «Nessun rilievo penale nelle accuse al governatore». Per lui l’accusa ha chiesto 5 anni e l’interdizione

 

REGGIO CALABRIA – Slitta la sentenza per il processo sul caso Fallara che vede coinvolto tra gli altri il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, accusato di abuso e falso per le vicende legate alle autoliquidazioni che avrebbe fatto l’ex dirigente dell’Ufficio finanza del Comune di Reggio, Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. In apertura di udienza, il tribunale ha rigettato una richiesta di rinvio della difesa per l’impossibilità dell’avvocato Nico D’Ascola di partecipare all’udienza per motivi di salute.
Proprio D’Ascola ha firmato una memoria difensiva accolta dal Collegio giudicante ha accolto la richiesta di deposito di una memoria difensiva del prof. D’Ascola, che difende Giuseppe Scopelliti.Il processo riprenderà il prossimo 27 marzo.

Ha parlato invece l’avvocato Aldo Labate, che in difesa di Scopelliti, ha sostenuto «la mancanza di rilievo di natura penale delle ipotesi accusatorie nei confronti dell’ex sindaco Giuseppe Scopelliti». Nella sua arringa, durata circa 3 ore, Labate ha sottolineato la «mancanza di rilievo di natura penale delle ipotesi accusatorie» in ordine alle responsabilità di gestione del bilancio dell’ente ed al conferimento degli incarichi esterni, «responsabilità – ha aggiunto – ascrivibili interamente al dirigente del settore Finanze ovviamente con riferimento alla compilazione del bilancio».

A sostegno delle tesi difensive, il penalista ha ricordato «proprio come con la gestione Scopelliti, il Comune, relativamente agli incarichi professionali esterni, istituì una short list eliminando di fatto una situazione di monopolio da parte di pochi professionisti ai quali per anni, e con compensi di centinaia di migliaia di euro, veniva affidato il mandato diseguire i contenziosi». Labate, relativamente al rapporto fiduciario tra Scopelliti e Orsola Fallara, ha parlato di «raggiro preordinato» della ex dirigente comunale.

Nel corso della sua arringa d’accusa, invece, il pm Sara Ombra ha affermato che «tutto quello che ha detto Scopelliti in questo processo è falso, lui sapeva quello che stava accadendo ed era consapevole del disastro del buco in bilancio». E per l’ex sindaco e attuale governatore ha chiesto una condanna a 5 anni con l’interdizione dai pubblici uffici che lo farebbe decadere dalla guida della Regione. Nei confronti dei tre ex revisori dei conti comuanlidel Comune di Reggio Calabria, Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero De Medici, è stata chiesta invece una condanna a 4 anni ciascuno.