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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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CasaPound Calabria: “Ringraziamo la sinistra antagonista per la pubblicità, ma quereleremo chi diffama la nostra Associazione”

CasaPound Calabria: “Ringraziamo la sinistra antagonista per la pubblicità, ma quereleremo chi diffama la nostra Associazione”

Ancora polemiche per l’iniziativa del 5 maggio

CasaPound Calabria: “Ringraziamo la sinistra antagonista per la pubblicità, ma quereleremo chi diffama la nostra Associazione”

Ancora polemiche per l’iniziativa del 5 maggio

 

 

REGGIO CALABRIA – “Ringraziamo Sinistra Ecologia e Libertà, Ethos, Partito Democratico, Se non ora quando, Movimento Energia Pulita, Arci, Arcigay, Cento Sociale Cartella, Rifondazione Comunista, Pdci e Italia dei valori e tutti quei gruppi antagonisti spuntati dal nulla, che hanno organizzato questa riuscitissima propaganda pubblicitaria dell’evento di domani (5 maggio) pomeriggio presso Palazzo San Giorgio “Spazi Sociali non conformi. Avamposti di Libertà”. Invitiamo questi signori a partecipare al dibattito e a dare il loro contributo affinché anche a Reggio Calabria, si contrasti il degrado ambientale a favore dei cittadini tutti, e abbandonare questi sterili attacchi politici, dettati dall’ignoranza e da una visione stereotipata del nostro movimento. Ci riserviamo comunque di sporgere querela verso coloro i quali in questi giorni ha diffamato il nome di CasaPound Italia”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile calabrese di CPI.

” Chi si oppone a questa conferenza – afferma Gianturco – intende creare polemiche inutili anziché lavorare per il bene della Città. Vorremmo chiarezza da parte di chi, in perfetto stile sovietico, ergendosi a difensore della Democrazia, non crede nel nostro diritto di parola. Vorremmo sapere perché siano così fermamente intenzionati a creare quella tensione necessaria a far vietare la conferenza? L’unica motivazione vera è che la sinistra antagonista reggina, sulla scia di quella italiana, non ha più niente da dire e nulla da programmare e così cercano di spostare l’attenzione lontana dai loro fallimenti”.

“Siamo pronti a querelare chiunque prosegua nella propria condotta diffamatoria nei nostri confronti – continua il responsabile calabrese di CPI – dal momento che CasaPound Italia non ha mai subito condanne per aver manifestato razzismo, odio razziale o verso il diverso, come invece si lascia incredibilmente credere nella affermazioni di alcuni esponenti politici reggini. CasaPound non contiene nel suo programma, così come nel suo statuto, nessun accenno a concetti del genere. CasaPound, in quanto associazione di promozione sociale, fa volontariato e nelle attività comprese in questo specifico settore si è distinta per atti tutt’altro che razzisti, considerate le missioni documentate a favore degli orfani del Kenya, del popolo Karen e gli incontri numerosi con la comunità cinese romana, massicciamente presente esattamente nel luogo dove sorge la nostra sede nazionale, senza che sia mai accaduto nulla”.

“D’altronde – spiega CPI- si può non essere d’accordo su tutti o alcuni punti del nostro programma, ma non si può per questo pretendere l’altrui silenzio coatto. CasaPound non ha come sostengono carattere militare soltanto perché mira a ripristinare la leva obbligatoria, che l’Italia ha mantenuto fino a qualche anno fa. E non è anticostituzionale solo perché crede in una visione ‘sociale e nazionale’. CasaPound – per rispondere alla minacciosa citazione di Nicola Casile – non è mai stata condannata per la cosiddetta Legge Scelba, perciò non capiamo proprio di cosa si stia parlando e nel frattempo pretendiamo come tutti il diritto di associazione ed espressione”.

“È chiaro – conclude mimmo Gianturco – il perché di tanta agitazione. Ma se la sinistra ha paura di perdere l’esclusiva su certe battaglie, per noi, che destra e sinistra le abbiamo relegate al passato, queste battaglie (pur se proprio alla nostra tradizione politica è ascrivibile la nascita dello stato sociale’ in Italia) appartengono semplicemente alla gente e nessuno ha il diritto di apporci un copyright per bassa convenienza politica o invidia. Invitiamo perciò alla partecipazione tutti coloro che questa iniziativa hanno tentato di fermarla: forse così la prossima volta saranno più informati di ciò su cui (s)parlano e magari ci daranno anche un contributo alla scoperta della verità assoluta che – ne siamo certi – appartiene esclusivamente a loro”.

redazione@approdonews.it