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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Caro Santoro, pecunia non olet!

Caro Santoro, pecunia non olet!

“LA7 non è “mamma RAI” dove tutto è concesso e tutto si può fare con arroganza”

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

Caro Santoro, pecunia non olet!

“LA7 non è “mamma RAI” dove tutto è concesso e tutto si può fare con arroganza”

 

Gentile Direttore,

la lettera di Santoro a Mentana sottolinea ancora una volta l’arroganza e la presunzione di onnipotenza dello stesso Santoro.

Nessuno al mondo, nemmeno il più bravo dei giornalisti, può scrivere, o dire, tutto ciò che gli pare e piace! Tutto ha dei limiti e non deve mai cadere negli eccessi.

Santoro non condivide questo sano principio universale, anzi, forse perché non si è sentito sostenuto, muove un’accusa a Mentana rispetto al quale si giudica ”diversamente libero “.

Bella la lettera di risposta di Mentana che pone l’indice sul “diversamente libero”, puntualizzando che “ la libertà non è mai relativa”. Il concetto di libertà è uguale per tutti altrimenti non è più libertà! E questo Santoro lo dovrebbe ben sapere, avendo studiato Filosofia.

Forse Santoro pensava di trovarsi davanti ad un interlocutore come “mamma RAI “, dove ha condotto le sue trasmissioni con modi  arroganti, provocatori e monocordi, non accettando contraddittori, non ammettendo repliche. Anche il linguaggio non è stato da meno!

A tutto ciò bisogna aggiungere i compensi astronomici che ha percepito, a cui tutti noi italiani siamo stati costretti a contribuire, poiché il canone RAI, a tutt’oggi, ci viene imposto. Il populismo di Santoro, ma anche di altri conduttori, si può ritenere senz’altro falso  quando appunto porgiamo l’attenzione ai di loro compensi.

La buonuscita di Santoro si aggira tra i 2,5  e i 2,7 milioni di euro! Lui stesso ha dichiarato che è una cifra pari a 30 mensilità!  Ma quando mai gli operai, i dipendenti, gli impiegati – che lui dice di difendere pontificando contro Berlusconi – vedranno queste cifre?  Mi chiedo, anche, perché questi giornalisti e questi conduttori debbano avere simili compensi?  E il popolo italiano perché rimane inebetito ad ammirarli e non fa, invece, le dovute considerazioni ed azioni?

E’ interessante la proposta del ministro Brunetta, cioè di far inserire nei titoli di coda i compensi dei conduttori e degli ospiti delle trasmissioni. Questo per avere trasparenza e chiarezza.

Caro Michele, LA7 non è “ mamma RAI” dove tutto è concesso e tutto si può fare con arroganza…

ADDA VENI’  BAFFONE…

Mirella Maria Michienzi

redazione@approdonews.it