Canili al sud e randagismo: serve autority e veterinaria militare
redazione | Il 29, Giu 2012
Questa la proposta di Aidaa in vista dell’estate
Canili al sud e randagismo: serve autority e veterinaria militare
Questa la proposta di Aidaa in vista dell’estate
ROMA – Un’autority specifica ed un intervento della veterinaria militare per risolvere il problema della gestione e dell’infiltrazione della malavita organizzata nei canili del sud Italia e per combattere ed arginare il fenomeno del randagismo. Questa la proposta di AIDAA in vista dell’estate quando come ogni anno aumentano sensibilmente i cani abbandonati su strade ed autostrade italiane. L’associazione AIDAA ricorda come la malavita organizzata gestisca attività legate al traffico dei cani, ai combattimenti ed in alcuni casi sia infiltrata nella stessa gestione dei canili di diverse regioni del sud Italia in particolare secondo un’esposto presentato nei mesi scorsi alla procura della repubblica di Roma nei mesi scorsi le attività della malavita attorno ai canili del sud Italia produce un giro di utili che supera i cento milioni di euro ogni anno. Le infiltrazioni sempre secondo una denucia presentata nel luglio del 2010 dall’associazione riguarderebbero un’ottantina di canili nel sud Italia ed in particolare in Puglia, Campania, Sicilia, Calabria, ma riguarderebbero anche alcune strutture di Lazio, Marche ed Abruzzo. AIDAA propone al sottosegretario alla salute Adelfio Elio Cardinale l’istituzione di un’autority che munita di reali poteri e di finanziamenti adeguati sia chiamata a coordinare le politiche di tutela degli animali ed in particolare di lotta al randagismo e di campagne di sterilizzazioni nonchè di risoluzione delle problematiche legate alla gestione dei canili anche con l’ausilio della veterinaria militare la quale potrebbe essere utilizzata per le campagne di sterilizzazione dei cani randagi liberi sul territorio visto che ad oggi gli interventi sono risultati molto spesso al di sotto delle aspettative. L’autority e la veterinaria militare agirebbero di concerto ma con poteri decisionali autonomi con gli assessorati alla sanità delle singole regioni coinvolte. Per questo motivo il presidente AIDAA Lorenzo Croce ha chiesto un incontro ufficiale proprio con il sottosegretario Cardinale per spiegare i contenuti della proposta.