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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Cane impiccato ad Assisi: è sfregio alla religione?

Cane impiccato ad Assisi: è sfregio alla religione?

Interrogativo posto da Aidaa

Cane impiccato ad Assisi: è sfregio alla religione?

Interrogativo posto da Aidaa

 

E’ stato ritrovato impiccato ad Assisi proprio dietro l’eremo delle Carceri (quello di
san Francesco per capirci) il cane di razza Amstiff che era stato rubato a
Perugia nei giorni scorsi. Il furto del cane era stato cruento, infatti secondo
la ricostruzione fatta nella denuncia presentata ai carabinieri dal
proprietario del cane lo stesso era stato aggredito da tre persone che gli
avevano puntato un coltello alla gola e gli avevano sottratto il cane. Poi la
tragica scoperta dei vigili di Assisi che hanno rinvenuto il cane morto
strozzato dal suo stesso guinzaglio forse mentre tentava di ribellarsi. Sempre
secondo la denuncia fatta dal ragazzo che aveva il cane al guinzaglio ad
aggredirlo sarebbero stati tre cittadini di origine magrebina e il fatto che il
cane sia stato trovato proprio dietro l’eremo del SANTO di Assisi fa ipotizzare
anche un gesto di sfregio verso la religione anche se la questione presenta
diversi punti interrogativi. AIDAA ha deciso di mettere una taglia di 5.000
euro sulla testa dei responsabili del rapimento e della morte del cane. “Non sono
in grado di dire quali siano le motivazioni di quanto accaduto- ci dice Lorenzo
Croce presidente di AIDAA- ma appare evidente che un cane non si ruba in pieno
centro città e poi lo si lascia legato a 35 chilometri di distanza lasciandolo
morire soffocato se non vi sono delle motivazioni particolari che comunque non
spetta a noi individuare. Posso dire che come AIDAA come in altri casi a noi
interessa quanto successo al cane e che qualunque siano le motivazioni crediamo
si debba arrivare all’individuazione ed alla cattura dei responsabili di questo
orrore. Per questo mettiamo una taglia sulla testa di questi ladri ed
assassini. Ciò non toglie che mi ponga delle domande su tutta la vicenda-
conclude Croce- se dietro questa storia non ci sono motivi di sfregio
religioso, il cane potrebbe essere stato rapito o per addestrarlo ai
combattimenti o forse anche per la riproduzione”.