“A Roma, negli anni, sono stati realizzati 18 ‘villaggi della solidarietà’
per assistere i rom, con la falsa idea mai realizzata della integrazione,
per un costo totale di 180 milioni di euro per l’assistenza a circa 4500
rom e sinti. Oggi di villaggi ne restano 7, con le conseguenze che sono
sotto gli occhi di tutti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel
Emi Maritato che aggiunge: “Una falsa idea di assistenza, inclusione e
integrazione che gli stessi rom e sinti rifiutano, è pervicacemente portata
avanti dal sindaco Marino, sempre più marziano tra gli uomini, con una
visione adulterata della realtà. Vorremmo sapere, ad esempio, come mai si
continua a inviare ogni mattina il pullmino giallo per portare i bimbi a
scuola al campo della Barbuta, a Roma sud, quando lo stesso mezzo resta
sempre vuoto e sembra costi alla collettività 6 mila euro al mese. Perché
insistere con politiche che si sono rivelate fallimentari da anni?
L’esasperazione dei cittadini non è razzismo. Soltanto benpensanti e
‘radical chic’ possono insistere con tali argomentazioni. Ci risulta che
gli attuali ‘villaggi’ sopravvissuti, ovvero Lombroso, Candoni, Gordiani,
Camping River, La Barbuta, Castel Romano e Salone, costino alla
collettività circa 16 milioni di euro l’anno, con quali risultati?”, si
chiede il presidente Maritato. Ci illustri, l’amministrazione comunale,
quali sono gli standard di integrazione realizzati, in nome della
trasparenza che i politici invocano spesso a sproposito. AssoTutela non
resterà a guardare ma promuoverà azioni volte ad accertare eventuali danni
erariali, in spregio alla collettività sempre più tartassata per sostenere
politiche fallimentari e offensive della dignità dei cittadini”, conclude
il presidente.