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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Calma tesa a Tripoli. Attesa per le sanzioni Onu

Calma tesa a Tripoli. Attesa per le sanzioni Onu

Berlusconi: “Gheddafi non ha più il controllo”. Ban Ki-moon (Onu) telefona al premier italiano

Calma tesa a Tripoli. Attesa per le sanzioni Onu

Berlusconi: “Gheddafi non ha più il controllo”. Ban Ki-moon (Onu) telefona al premier italiano

 

(ANSA) TRIPOLI – La situazione a Tripoli e’ relativamente calma dopo i violenti scontri di ieri e la manifestazione a sostegno del leader libico Muammar Gheddafi il quale, secondo il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, non controllerebbe piu’ la situazione nel Paese. Per oggi si attende una decisione del consiglio di sicurezza dell’Onu su sanzioni da imporre alla Libia, dopo che il colonnello e’ riapparso ieri pronunciando un altro rabbioso discorso dalla piazza Verde e incitando a reprimere gli antigovernativi. Nella notte si sono uditi sporadici colpi di armi da fuoco e stamani le strade della capitale sono semideserte. Residenti, citati dal Guardian, affermano che il regime sta armando civili per partecipare reprimere agli oppositori. Continuano i drammatici racconti dei testimoni: alcuni hanno riferito ad Al Jazira che almeno sette persone hanno perso la vita ieri a Tripoli quando le forze di sicurezza hanno sparato sui dimostranti. Un altro testimone ha detto per telefono alla Cnn che uomini armati e in borghese hanno ucciso ieri i suoi due fratelli durante manifestazioni anti-governative. “Anche due miei vicini sono stati uccisi e i loro corpi prelevati dalla strada e portati via”, ha aggiunto la fonte, secondo cui persone ferite sono state rapite dagli ospedali e “portate via, nessuna sa dove” . “Sembra che effettivamente Gheddafi non controlli più la situazione in Libia”, ha commentato oggi Berlusconi. “Se tutti siamo d’accordo possiamo mettere fine la bagno di sangue e sostenere il popolo libico”, ha aggiunto il premier. Il presidente della Comunità araba in Italia (Co-mai), Foad Aodi, che è in costante contatto da Roma con alcuni testimoni in Libia, ritiene che Gheddafi controlli solo Bab el Azizia, il quartiere dove si trova la sua roccaforte, dove è asserragliato”. Nei pressi del quartiere in queste ore si sente ancora qualche sparo”, ha detto. Ma se Gheddafi appare assediato, rimane difficile prevedere gli sviluppi nel Paese, mentre la comunita’ internazionale, dopo il susseguirsi di condanne, muove i primi ‘passi concreti’, a partire dagli Stati Uniti: il presidente Barack Obama ha firmato una serie di sanzioni contro la Libia, tra cui il congelamento dei beni di Gheddafi e dei suoi familiari. Ed è attesa oggi, salvo sorprese dell’ultimo minuto, l’approvazione formale di prime sanzioni dell’Onu contro la Libia, che dovrebbero aprire la via ad un eventuale ricorso internazionale per crimini contro l’umanità. Rimangono nel Paese migliaia di stranieri, sebbene procedano le operazioni di evacuazione e rimpatrio migliaia di persone rimangono all’aeroporto di Tripoli nella speranza di lasciare il Paese. Il flusso e’ invece continuo alla frontiera con la Tunisia dove a migliaia di tunisini ed egiziani continuano a superare il confine lasciandosi l’inferno alle spalle.

LA RUSSA: TRATTATO CON ITALIA DI FATTO NON C’E’ PIU’ – ”Di fatto il trattato tra Italia e Libia non c’e’ gia’ piu’, e’ inoperante, e’ gia’ sospeso”. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa in visita ai soldati della Folgore a Livorno, in partenza per l’ Afghanistan. ”Per esempio – ha aggiunto La Russa – gli uomini della guardia di finanza, che erano sulle motovedette, per controllare quello che facevano i libici, ora sono nella nostra ambasciata”.

AL ARABIYA, MOGLIE E FIGLIA GHEDDAFI A VIENNA – La moglie di Gheddafi Ayesh e la figlia Aisha hanno lasciato la Libia e sono riparate a Vienna. Lo riferisca Al Arabiya citando resoconti non confermati.

CAMERON, UE UNITA, URGENTI SANZIONI – L’Unione Europea e’ unita sulla necessita’ di azioni urgenti a Bruxelles e all’Onu che includano dure sanzioni. Lo ha detto un portavoce del primo ministro britannico David Cameron. Il portavoce di Downing Street ha detto che la valutazione comune europea e’ che le azioni del regime libico sono ”totalmente inaccettabili” e che ”la brutalita’ e l’intimidazione’ non saranno tollerate”. Downing Street ha confermato che Cameron ha parlato separatamente nelle ultime 24 ore il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il primo ministro turco Tayyip Erdogan. ”C’e’ accordo completo che le azioni del regime libico sono totalmente inaccettabili e che la brutalita’ e l’intimidazione non saranno tollerate”, ha detto il portavoce che ha parlato di sanzioni in sede Ue e Onu ”che prendano di mira direttamente il regime”.

BAN KI-MOON (ONU) TELEFONA A BERLUSCONI – Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha telefonato oggi al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per uno scambio di valutazioni sulla situazione in Libia. E’ quanto si apprende da una nota di Palazzo Chigi.
redazione@approdonews.it