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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Calabria, seconda Commissione approva bilancio 2016 Approvato anche il Documento di programmazione economico-finanzaria

Calabria, seconda Commissione approva bilancio 2016 Approvato anche il Documento di programmazione economico-finanzaria
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La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’, presieduta da Giuseppe Aieta, ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione della Regione per gli anni 2016/2018 e la ‘Legge di stabilità’ regionale 2016. Nel corso dei lavori, inoltre, l’organismo ha altresì approvato il Documento di programmazione economico-finanzaria, una richiesta di anticipazione di liquidità della Giunta regionale ed un provvedimento amministrativo per l’accertamento dei residui di gestione.
“Abbiamo affrontato come prima questione la necessità di salvaguardare gli equilibri di bilancio – ha detto il presidente Aieta a conclusione dei lavori – non solo per garantire il pareggio effettivo nel 2016, ma anche per superare il sistema dei controlli previsti dal DL 174/2012. In considerazione del fatto che occorra salvaguardare gli equilibri di bilancio e contemporaneamente garantire la copertura di buona parte delle spese previste dalla normativa vigente, trovandosi la Regione nella condizione di avere un fabbisogno di spesa più alto rispetto alle risorse disponibili, si è di fronte all’obbligo di operare delle scelte sulle priorità ed al contempo adottare disposizioni legislative che riducano strutturalmente la spesa per la parte che non è più possibile finanziarie. Pur in presenza di queste limitazioni strutturali e normative – ha aggiunto Aieta – siamo riusciti a qualificare gli indirizzi di programma esercitando un’attenta delle questioni più urgenti su cui intervenire. Naturalmente – ha detto ancora Aieta – il confronto prossimo in Consiglio regionale sarà utile anche per approfondire taluni indirizzi sul versante delle entrate e della spesa, con l’obiettivo di garantire un equilibrio strutturale del Bilancio della Regione, attuando quei risparmi necessari da ridestinare ai programmi ed agli investimenti di sviluppo esaltando le peculiarità del sistema produttivo della Calabria. Voglio infine ringraziare il Vicepresidente della Giunta regionale, prof. Antonio Viscomi, il dirigente del dipartimento bilancio, dottor Filippo De Cello e la struttura dipartimentale, gli uffici della seconda Commissione del Consiglio regionale per la puntualità professionale che ci ha permesso di licenziare in tempi utili un documento contabile e programmatico di assoluta importanza. Ringrazio anche i colleghi Nucera, Ciconte, Battaglia, Orsomarso e D’Acri per la costante presenza ai lavori e per l’efficacia dei loro suggerimenti”.
Il Bilancio di previsione 2016 della Regione – si legge nella relazione tecnica – al netto delle partite di giro (2,35 miliardi di euro), dell’avanzo di amministrazione applicato (1,17 mld di euro) e della eventuale anticipazione di cassa (massimo 200 milioni di euro), ammonta complessivamente a 5,4 mld di euro. Si tratta di risorse in gran parte a destinazione vincolata, vale a dire di somme il cui utilizzo può avere luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con queste concordate. In tale are rientrano le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,59 miliardi di euro, pari al 67% del bilancio di competenza), l’annualità 2016 del Programma di azione e coesione ( PAC, 496 mln di euro, pari al 9%), ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (508 mln di euro). Le entrate per mutui (40,4 mln di euro) sono relative al cofinanziamento del POR 2014/2020 e sono contenute nei limiti dell’ammontare complessivo del rimborso prestiti previsto nel 2016 dalla Regione (67,3 mln di euro).
Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano a circa 700 mln di euro, pari al 13% delle risorse attualmente iscritte in bilancio.
I tributi propri, comprese l’imposta regionale sulle attività produttive e l’addizionale Irpef, ammontano complessivamente a 1264 mln di euro, di fatto, però, scendono a 816 mln di euro poiché la differenza è destinata alla copertura dei disavanzi di gestione in materia di spesa sanitaria.
In considerazione della necessità della salvaguardia degli equilibri di bilancio, 700 milioni di euro di risorse autonome saranno così destinate:
– 126 mln di euro per il personale della Giunta regionale, compresi i fondi per il personale proveniente dalle Province;
– 21,6 mln di euro per il funzionamento di carattere obbligatorio per l’acquisizione di beni e servizi;
– 58 mln di euro per il funzionamento del Consiglio regionale, comprese le spese per il personale e l’acquisto di beni e servizi;
– 82, 9 mln di euro per la copertura delle rate di ammortamento inerente ai mutui contratti;
– 28,3 mln di euro per fare fronte ai contributi agli enti locali per mutui contratti per la realizzazione di opere pubbliche;
– 30,7 mln di euro come previsione per il rimborso delle anticipazioni di liquidità per il ripiano del debito sanitario;
– 9 mln di euro per la sanità a carico del bilancio regionale, di cui 8 mln per i malati di sangue infetto ai sensi della legge 210 non più finanziata dallo Stato;
– 116 mln di euro di trasferimento agli enti sub regionali ( 77 mln a Calabria Verde; 34 mln per Arsac; 3 mln per Arcea; 0,8 mln per Calabria Lavoro; 0,7 mln per la Fondazione Terina; 0,2 mln per i Parchi regionali);
– 49,1 mln di euro per il precariato (Lsu-Lpu, ultracinquantenni espulsi dal MDL, ex Why not);
– 40, 2 mln per le rette socio- assistenziali e sanitarie;
– 21 mln per il finanziamento ai settori così detti sensibili (diritto allo studio, protezione civile, politiche sociali);
– 25 mln di euro quale quota regionale destinata al trasporto pubblico locale, oltre la quota del Fondo nazionale trasporti;
– 9 mln per le leggi regionali di natura settoriale (turismo, cultura, agricoltura, urbanistica, ambiente);
– 65 mln per accantonamenti nel triennio al Fondo crediti di dubbia esigibilità, di cui 28,5 nel 2016;
– 40 mln per fare fronte ai pignoramenti, a titolo di fondo rischi, per copertura perdite società partecipate e per fondo di riserva di spese obbligatorie.