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Cala il sipario sulla terza edizione del gala della solidarietà “Diversi sentieri”

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L’obbiettivo è stato oltrepassare i vincoli di pensiero che spesso dividono il mondo

Cala il sipario sulla terza edizione del gala della solidarietà “Diversi sentieri”

L’obbiettivo è stato oltrepassare i vincoli di pensiero che spesso dividono il mondo

 

La SudTrek cala il sipario
sulla terza edizione del gala della solidarietà, “Diversi sentieri”. “Un
urlo nel silenzio, un raggio di luce nel buio”, questa è la frase espressa dal
presidente della SudTrek, Lino Cangemi, per descrivere questa edizione di “Diversi
sentieri”. Una edizione segnata da un crescendo di emozioni, di entusiasmi ma
anche di riflessioni e commozioni, che ha avuto come obbiettivo, quello di
elidere il pensiero che spesso divide il mondo, nella nostra testa prima e nel
contesto sociale poi, tra individui diversi e individui normali.

Uno dei grandi esempi di vita per forza di
volontà, è il recordman mondiale di immersione subacquea (più di trentaquattro
ore sott’acqua), Paolo De Vizzi, ospite del gala che, durante l’intervista fatta
a GioiaSport ha dichiarato: “tra qualche mese inizierò gli allenamenti per
superare il record di cinquanta ore sott’acqua, raggiunto dai normodotati.
L’appuntamento sarà a giugno 2015, tenterò di immergermi per sessanta ore”.
Quando il giornalista chiede a De Vizzi un’opinione sull’evento “Diversi
sentieri”, egli si dichiara entusiasta e propone di farne altre, perché servono
a dar voce a chi diverso non si sente e conclude dichiarando: “siamo persone normali
come tutte le altre
persone”. Il secondo ospite, assolutamente non per ordine di importanza, è il campione
paraolimpico di tiro con l’arco, Pasquale De Masi, Para Arciere Italiano,
con una bacheca colma di trofei: 3°Olimpiade 1984 Los Angeles, Campione del
Mondo a Squadre 1985 Pennsylvania, Campione d’Europa 1987 Londra, Ex Recordman
Mondiale sui 50 mt, Campione Italiano di Classe W2 e Assoluto 2013. Parlando
del gala, De Masi ha dichiarato: “Mi fa molto piacere vedere che anche in
Calabria, a Gioia Tauro con la SudTrek, vi sia movimento intorno al mondo della
disabilità. A diciotto anni la mia vita è cambiata per via di un brutto
incidente, lo sport mi ha ridato tutto quello che avevo perso: vita, speranza e
quella voglia e forza di vivere e ricominciare – Bellissime le parole di De
Masi, che descrivono lo sport come una mano tesa, che aspetta di essere
afferrata, per poter dare un’ulteriore spinta a quella forza di volontà che ti
riporta alla vita; conclude il suo intervento affermando – la disabilità non è di
chi la vive, ma è di chi non ci comprende!”.
Sulla stessa linea di pensiero è il presidente e responsabile regionale della
FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina), Nazareno
Insardà, che durante la serata lancia un appello: “mi rivolgo ai ragazzi che presentano
qualche
disabilità, ma soprattutto alle loro famiglie, che sono un pochino restie a
farli interloquire ed uscire fuori; a voi chiedo di avvicinarli al mondo dello
sport paraolimpico per riportarli alla vita, per dar loro uno stimolo in
più. Basti considerare i tanti che sono riusciti, raggiungendo grandi
traguardi: come Giusy Versace e De Masi stesso. Chiedo inoltre ai politici di
creare strutture ed infrastrutture
idonee, perché la disabilità non è un mondo a parte, ma una parte del
mondo che va presa assolutamente in considerazione e rispettata – e conclude
Insardà ringraziando la SudTrek ed il suo presidente, Lino Cangemi – grazie a
loro, oggi, qui a Gioia Tauro, abbiamo imparato una cosa completamente nuova,
scopriamo come un altro limite, quello sui sentieri, si può superare e per
questo li ringrazio molto”.

Di rilevante e sostanziale
importanza anche la presenza degli altri ospiti, che si sono susseguiti sul
palco e che attraverso i loro racconti hanno arricchito l’animo del pubblico
presente: Il presidente della “Fondazione Onlus Carmine Anastasio”, Fabio
Fanciulli; il vice presidente del comitato paraolimpico, Giovanni Germoleo; il
presidente del CCSVI, Assunta Mazzei; la pittrice reggina, Mia Cicciù; l’autore
della suggestiva mostra fotografica, Luigi Tilotta; l’attore e regista Clemente
Pernarella e l’attrice Melania Maccaferri, rispettivamente, padrino e madrina
della serata; e tanti altri ancora.

La serata è stata accompagnata, musicalmente, dai grandissimi Walking trees; ma
la pelle d’oca si è acutizzata sulle note dell’inno ufficiale della
manifestazione, pensato e creato dai “Well deserve”. Il titolo dell’inno è
“Diversi sentieri” ed è stato cantato per la prima volta dal vivo, la sera del
gala. Mimmo Muratori, la voce dei Well deserve, rivolgendosi al pubblico
commosso ha chiuso il pezzo cantato dicendo: “Io sono normale…, io sono diverso…
Hai paura della diversità? Ma
poi, qual è…qual è la diversità?”

La lotta contro il pregiudizio continua sul palco della vita, giorno dopo
giorno, e nel ringraziare tutte le anime che hanno partecipato, la SudTrek vi
da appuntamento all’anno prossimo per affrontare nuovi “Diversi Sentieri”.