Cacciatore ucciso , lo sdegno di Pasquale Tripodi
redazione | Il 22, Nov 2010
Dopo l’omicidio di Giovinazzo, il capogruppo regionale dell’Udc invoca la creazione di una task force per contrastare il diffuso fenomeno delle rapine di fucili ai cacciatori
Cacciatore ucciso, lo sdegno di Pasquale Tripodi
Dopo l’omicidio di Giovinazzo, il capogruppo regionale dell’Udc invoca la creazione di una task force per contrastare il diffuso fenomeno delle rapine di fucili ai cacciatori
Quando è uscito di casa ieri mattina allalba, certo non immaginava che la sua vita aveva i minuti contati, che non avrebbe più rivisto la moglie e il figlioletto in tenerissima età, che un gruppo di balordi non avrebbero esitato a colpirlo a morte nel corso dell’ennesima rapina ai danni di cacciatori. E neppure poteva immaginare Antonio Giovinazzo che la sua triste e inspiegabile fine avrebbe imposto un serio esame di coscienza a quanti, come me, in qualità di rappresentanti delle Istituzioni, hanno il dovere di garantire sicurezza e serenità agli appassionati di caccia che vanno alla ricerca di qualche ora di relax.
E quanto afferma il capogruppo dellUdc in Consiglio regionale, Pasquale Tripodi che aggiunge: Mi è impossibile trovare le parole per esprimere lo sdegno per condannare chi, per impossessarsi di qualche fucile, non ha esitato a togliere la vita ad un giovane, colpevole di coltivare la passione per la caccia e, probabilmente, di aver tentato di fuggire allimboscata tesa dai rapinatori. Intendo manifestare profondo cordoglio e sincera vicinanza ai parenti della vittima, augurando loro che le forze dellordine arrestino al più presto gli autori dello spietato omicidio, pur nella consapevolezza che in questo tragico momento non ci sia modo di consolarli o placare il loro dolore. E prometto loro – ha sottolineato lesponente politico – che andrò avanti, che farò tutto il possibile perché le cose cambino, perché la forte esigenza di prevenzione a tutela dei cacciatori calabresi occupi tempestivamente lagenda politica. Ormai, le rapine ai cacciatori – ha continuato Tripodi – sono divenute frequentissime nelle campagne del reggino; sempre ieri a Laureana di Borrello, altri due cacciatori sono stati alleggeriti delle armi. Dunque, la vigilanza del territorio, soprattutto nelle condizioni di scarsa sicurezza in cui versa la nostra provincia, dove settimanalmente si verificano episodi di rapina a mano armata ai danni di cacciatori, rappresenta il cuore della questione sicurezza fra le nostre montagne.
Pertanto – ha concluso Tripodi – ritengo urgente linteressamento congiunto delle istituzioni e delle forze dellordine affinché crescano le risorse umane e materiali per il controllo del territorio, anche attraverso la costituzione di una task force ad hoc.