Bova: ritrovato un fossile di Sirenio nella Pietra di Lazzaro Sabato 10 ottobre un convegno per presentare l'importante scoperta scientifica. Il fossile avrebbe un'età compresa tra i 23 e i 15 milioni di anni
Sabato 10 ottobre alle ore 16, presso il Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte di Bova, verrà presentato l’importante ritrovamento di un fossile di Sirenio rinvenuto nella “Pietra di Lazzaro”, meglio nota al mondo scientifico come “Calcarenite di Floresta”. Si tratta di un fossile che risale ad un periodo compreso tra 23 e 15 milioni di anni fa che solo recentemente è stato acquisito dal Museo e che ha subito suscitato l’interesse di diversi ricercatori. Nonostante il reperto non consenta di ben identificare la specie di appartenenza è stato oggetto di uno studio che verrà pubblicato, prossimamente, su una rivista scientifica a diffusione internazionale , curato da un gruppo di lavoro composto da Antonella Cinzia Marra, paleontologa presso il Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche e Scienze Fisiche e della Terra presso l’Università di Messina, Caterina Mesiano, responsabile del Museo di Bova e Giuseppe Carone, curatore del Museo Civico di Ricadi .
All’incontro parteciperanno il sindaco di Bova, Santo Casile e il presidente dell’Ente Parco Nazionale e del Rotary Club Area Grecanica, Giuseppe Bombino. Relazioneranno tra gli altri , la dott. ssa Antonella Cinzia Marra , Renato Crucitti e Caterina Mesiano rispettivamente direttore scientifico e responsabile del Museo, Giuseppe Carone, presidente del Gruppo Paleontologico Tropeano, Giuseppe Bruzzese promotore del marketing del territorio e Carmelo Ambrogio, proprietario del fossile ritrovato. Il convegno sarà moderato dal direttore di ntacalabria.it , Maria Cristina Condello.
Entusiasta il primo cittadino di Bova Santo Casile: “L’importante ritrovamento testimonia ancora una volta come l’antica Chora custodisca un ricco patrimonio archeologico che va assolutamente preservato e fatto conoscere poiché ritengo che “la cultura sia l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventi più grande”.