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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Bossi: se non arriva, si va al voto

Bossi: se non arriva, si va al voto

Tra le novità, possibile gestione alle Province della tassa di soggiorno

Bossi: se non arriva, si va al voto

Tra le novità, possibile gestione alle Province della tassa di soggiorno

 

 

ROMA – “Se non avviene (l’approvazione della riforma federale, ndr), torniamo alle urne, ci facciamo dare il voto dagli italiani e ricominciamo a lavorare per farlo succedere. Il federalismo non può più aspettare: deve diventare operante, altrimenti l’Italia va a rotoli”. Lo afferma Umberto Bossi in un’intervista al settimanale Oggi. VERSO NOVITA’, A PROVINCE GESTIONE TASSA TURISMO, DOMANI NUOVO TESTO – Gestione alle Province della tassa di soggiorno. Sarebbe questa una delle ultime novità alla quale governo e maggioranza stanno lavorando e che entrerebbe nel decreto del federalismo fiscale riguardante il fisco municipale. Lo ha spiegato il presidente della commissione bicamerale e relatore del decreto, Enrico La Loggia, che questa mattina ha incontrato il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, e poi ha riunito la commissione e messo a punto il timing del provvedimento che dovrebbe essere votato mercoledì prossimo, 26 gennaio. I Comuni capoluogo di provincia, dunque, avrebbero diritto all’istituzione della tassa di soggiorno mentre gli altri Comuni potrebbero prevederla ma concordandola con la Provincia che ne gestirebbe gettito e quote. Resta, poi, confermata la doppia aliquota della cedolare secca, al 20% per i canoni concordati e al 23% per quelli liberi con un vantaggio fiscale per le famiglie affittuarie con figli a carico. Ai Comuni andrebbe una quota del gettito della cedolare che potrebbe essere o il 20% in via transitoria e il 30% in via definitiva o direttamente il 30%. Ci sarebbe, però, anche la possibilità per i municipi, per compensare i tagli dei trasferimenti ove non fossero ripianati dalla cedolare, di innalzare questa quota di compartecipazione. Come chiesto da La Loggia una quota del fondo transitorio di riequilibrio andrà ai micro-comuni sotto i 5 mila abitanti per assicurare l’erogazione dei servizi essenziali e nel fondo perequativo si terrà conto di questo, così come della necessità di meccanismi di riequilibrio a vantaggio dei Comuni non turistici e senza seconde case. Domani verrà presentato il ‘nuovo testo’ in commissione come bozza di parere di La Loggia, poi ci sarà tempo fino a venerdì alle 18 per la presentazione di emendamenti. E’ attesa anche una relazione del Tesoro sui numeri del provvedimento. TREMONTI, CEDOLARE SECCA SU AFFITTI UN’IPOTESI – L’introduzione di una cedolare secca con aliquota al 23% per l’affitto degli immobili “é un’ipotesi” a cui si sta lavorando nell’ambito del decreto sul federalismo municipale: lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione dell’Ecofin.