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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Bonifiche Crotone, Parentela (M5S): “Serve controllo”

Il deputato ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio in relazione alla bonifica dell’ex area industriale e dell’area archeologica di Crotone

Bonifiche Crotone, Parentela (M5S): “Serve controllo”

Il deputato ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio in relazione alla bonifica dell’ex area industriale e dell’area archeologica di Crotone

 

 

CATANZARO – Il deputato Paolo Parentela di M5S ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio in relazione alla bonifica dell’ex area industriale e dell’area archeologica di Crotone. L’ interrogazione è cofirmata da tutti i deputati calabresi del movimento e dai componenti della Commissione Ambiente eletti nelle liste del M5S. “Nel 2001 – afferma Parentela – circa 80 ettari di terreno che rappresentano le aeree delle ex fabbriche Pertusola, Agricoltura, Fosfotec e Sasol, oltre a due discariche messe in ‘sicurezza permanente’, sono state inserite dal ministero tra i Siti di Interesse Nazionale (Sin). Nel 2008 è stato affidato alla Syndial Spa, società del gruppo Eni che si occupa di bonifiche e di siti dismessi, il Progetto operativo di bonifica (Pob), che riguarda i siti. Sui terreni interessati, giacciono almeno 528.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e 410.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi che, in base al progetto di bonifica approvato, rimarranno intatte su quello stesso suolo, in quanto lo stesso Pob come obiettivo principale non ha il recupero dell’area ma una messa in sicurezza permanente di gran parte dei suoli, ad eccezione di una decina di ettari, sui quali sono previste procedure come la ‘fitorimediazione’ e la ‘rimediazione elettrocinetica'”. “Ritengo opportuna – sostiene Parentela – la realizzazione di un quadro programmatico che individui i capisaldi per le attività di bonifica delle aree ricadenti nel Comune di Crotone per le quali al momento sono state contrattualizzate azioni prive di ogni efficacia, visto che non sono state realizzate secondo le previste procedure di bonifica ambientale previste dalla legge e, quindi, senza l’applicazione delle opportune analisi di rischio. Anche al fine di evitare lo sperpero di denaro pubblico, come potrebbe avvenire nell’area archeologica dove si procederà alla bonifica anche per fette di terreno che non avrebbero bisogno”. “Credo sia opportuno intervenire – prosegue Parentela – con azioni permanenti di monitoraggio e controllo sullo stato delle operazioni di bonifica, in modo che venga svolto un lavoro veramente efficace. Crotone ha necessità che il proprio rilancio avvenga anche attraverso la restituzione alla città di queste importanti aree che, proprio come nel caso dell’area archeologica (il più grande sito archeologico ad oggi conosciuto), potrebbero rappresentare un volano di crescita economica, soprattutto nel settore del turismo”.