Bonifica ex Legnochimica, Miceli attacca la politica locale Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, in una nota: «Dove sono i consiglieri e gli assessori regionali e i deputati nazionali del Pd e di Ncd? Rendere inedificabile l’area e procedere all’esproprio dei terreni»
Rende – La situazione si fa sempre più drammatica nell’area ex-Legnochimica. Durante tutta questa estate i laghi sono andati in autocombustione e gli abitanti sono giustamente stanchi ed esasperati,
costretti a respirare fumi maleodoranti e tossici, portatori di tumori. Per questo siamo intervenuti, e continueremo a farlo, per spronare la politica tutta all’azione immediata, ad atti concreti e che portino risultati tangibili, perché non c’è più tempo, non ne hanno più i cittadini rendesi di Cancello Magdalone né i residenti delle aree limitrofe.
E allora discutere su una commissione di cui sono poco chiari i poteri e che vigili sulla bonifica, quando la bonifica non è ancora iniziata, né si sa se e quando inizierà (perché è questo il vero problema, farla iniziare, o meglio trovare chi mette i soldi per iniziarla) ci sembra un’altra
perdita di tempo, come d’altronde è successo negli ultimi dieci anni.
Quando poi vediamo che la presidenza di questa commissione viene usata per riposizionamenti politici e inciuci tra la maggioranza di centrodestra e un PD ormai spaccato in due o tre anime, con qualcuna di queste che non vede l’ora di passare al governo della città, permetteteci di dire forte che le
priorità sono ben altre e che della “nuova stagione” che il centrodestra e il PD rendese devono intraprendere, come auspicato dal Consigliere Ziccarelli, (immaginiamo in un partito unico, come il M5S affermava già dalla campagna elettorale), a noi e ai cittadini rendesi non può importare di meno.
Ci preoccupano, invece, le parole dell’assessore D’Ippolito, che ha già messo le mani avanti dicendo che il comune e/o la regione potrebbero intervenire ma mancano i fondi, senza peraltro esplicare una metodologia d’azione per addivenire una volta per tutte alla bonifica dell’area.
Ci chiediamo allora dove sono finiti i deputati nazionali calabresi del Pd e di Ncd, i consiglieri regionali, i nuovissimi assessori della giunta Oliverio, sempre presenti sul territorio rendese durante le campagne elettorali e completamente assenti, oggi come negli ultimi 10 anni, di fronte al gravissimo problema della bonifica della Legnochimica. Il M5S ha prodotto 2 interrogazioni, una al parlamento italiano, rimasta senza risposta da questo Governo della larghe intese, e a quello europeo, mentre nessun aiuto arriva dagli altri partiti, di ogni schieramento.
Per capire fino in fondo la gravità del problema la nuova Commissione presieduta dall’ex candidato a sindaco del Pd dovrebbe riunirsi a Cancello Magdalone, respirare quei fumi tossici così come sono costretti a fare giornalmente dei loro concittadini, e vediamo se vien voglia di considerare l’inizio della bonifica come assolutamente urgente e necessaria e non come se si stesse parlando di risistemare delle panchine di una piazza a destra o a sinistra.
Dal canto nostro continueremo a batterci per soluzioni immediate e una proposta a Verre la rilanciamo nuovamente: la commissione si batta per rendere tutta l’area non edificabile, mettendo mano all’urbanistica non per questioni di lobby ma, per una volta, a favore dei cittadini.
Da parte nostra denunceremo per omessa bonifica, così come ci è consentito dalla nuova legge sugli ecoreati voluta dal M5S, la Regione Calabria e il Comune di Rende per costringerli a operare il potere sostitutivo e iniziare così la bonifica, espropriando il terreno alla società in liquidazione, perché è ormai chiaro, dopo 10 anni di tentativi, conferenze di servizi e ordinanze, che altrimenti questa bonifica non partirà mai.